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La Borsa limita l’effetto dividendi e il crollo dell’industria: -0,6% a metà giornata

Piazza Affari riduce l’impatto dello stacco cedole e anche il crollo del fatturato dell’industria e, a metà giornata, limita le perdite (-0,6%) sulla scia dei mercati internazionali – Ombre sull’America: futures negativi in vista dei nuovi dati macro – Exploit di Impregilo (+17%) e buone performance di Stm, Banco Popolare e Mps – Cadono utilities ed energia.

La Borsa limita l’effetto dividendi e il crollo dell’industria: -0,6% a metà giornata

Piazza Affari si muove in territorio negativo, ma ha ampiamente recuperato il calo dovuto allo stacco delle cedole, che pesa negativamente per l’1,6%. Il Ftse Mib cede infatti lo 0,6%, aiutato da un clima sui listini complessivamente positivo e, senza lo stacco delle cedole, farebbe meglio delle altre Borse Ue. Parigi sale dello 0,17%, Francoforte dello 0,44%, Londra si muove attorno alla parità.

Le Borse europee, sebbene rimangano caute, salgono in scia alle Borse asiatiche. Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,47%, spinta dal continuo deprezzamento dello yen e dall’ottimismo sulla crescita dopo le epocali misure di stimolo all’economia. Hong Kong ha chiuso ai massimi di febbraio in rialzo dell’1,78%, pari ad un guadagno di 410,35 punti rispetto alla chiusura precedente. Shanghai +0,75%.

Si fa ancora sentire l’effetto dei dati Usa di venerdì, soprattutto la fiducia dei consumatori americani, al massimo dal luglio 2007. In mattinata comunque i futures Usa hanno girato in negativo, invitando alla cautela in attesa del dato sull’attività economica americana della Fed di Chicago previsto nel primo pomeriggio.

In Italia l’Istat ha diffuso i dati sul settore industriale per il mese di marzo, che hanno evidenziato ordini in ripresa dopo quattro mesi negativi e fatturato in calo per il quindicesimo mese consecutivo, segnando il dato peggiore da ottobre 2009. In particolare, gli ordinativi totali registrano un incremento dell’1,6% rispetto a febbraio e un calo del 10% rispetto allo stesso mese del 2012. Il fatturato, al netto della stagionalità, registra un -0,9% rispetto a febbraio e, corretto per gli effetti di calendario, un calo del 7,6% tendenziale.

A Piazza Affari sale Stm: +3% dopo che JpMorgan ha riavviato la copertura sul titolo con rating overweight e target price di 8,8 euro per azione. Banco Popolare +2,74% e Mps +2,10%. Bene anche la galassia Fiat: il Lingotto sale del 2,08% e Fiat Industrial dell’1,68%. In fondo Ftse Mib, il comparto delle utility e dell’energia è appesantito soprattutto dallo stacco delle cedole:Snam -3,25%, Eni -2,63%, Enel Green Power -2,13%, Saipem -1,64% e Atlantia -2,89%.

Fuori dal paniere principale, Impregilo vola del 17% e festeggia la notizia della maxi commessa dal Qatar. Il general contrator, a capo di un gruppo di imprese, si è aggiudicato la gara promossa dalla Qatar Railways Company per la progettazione e realizzazione della Red Line North Underground di Doha. Il valore totale del contratto ammonta a circa 8,4 miliardi Qatari Rial, circa 1,7 miliardi di euro.

Sogefi (-0,27%) ha concluso con successo il primo collocamento obbligazionario presso primari investitori istituzionali negli Usa per 115 milioni di dollari. Nei prossimi giorni la società di appresta a chiudere una seconda emissione per 25 milioni di euro, rimborsabile in un’unica soluzione dopo sette anni.

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