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La Borsa festeggia il Conte 2 e lo spread è sotto 150

Lo spread scende ancora più giù e la Borsa brilla dopo la fumata bianca del nuovo Governo: exploit di Pirelli e Atlantia e balzi all’insù di Moncler e Stm.

La Borsa festeggia il Conte 2 e lo spread è sotto 150

Le previsioni del mercato sono andate a segno e Piazza Affari brinda alla soluzione politica della crisi con il governo Conte 2, chiudendo in rialzo dell’1,58%. In pole position Pirelli, +6,42%. Atlantia risale del 5,91%, fidando in un compromesso sulle concessioni, mentre sono in controtendenza solo Diasorin -0,55% e la Juventus -0,38%. Le banche, vero barometro del listino, sono positive a partire da Banco Bpm +2,87%. Merito anche dello spread fra titoli italiani e tedeschi che continua ad arretrare. Il differenziale fra i due decennali scende a 149 punti base (-6,2%) e il rendimento del Btp aggiorna un nuovo minimo a +0,81%.  

In questa corsa Milano è prima, ma certo non isolata perché anche gli altri listini europei sono in verde, mentre Wall Street si muove in territorio positivo, a seguito dei dati incoraggianti del settore servizi cinese che placano le paure di un rallentamento economico mondiale. A pochi minuti dalla chiusura Francoforte sale dello 0,96%; Parigi +1,2%; Madrid +0,6%; Londra +0,64%; Zurigo +0,49%. Ad alimentare la fiducia degli investitori contribuisce la speranza di evitare una Brexit senza accordo, dopo che ieri il premier britannico Boris Johnson ha perso la maggioranza in parlamento.

Il braccio di ferro prosegue oggi con il dibattito sulla mozione per un rinvio, mentre Johnson sfida i rivali a votare per elezioni anticipate il 15 ottobre. Piace ai mercati inoltre la decisione della governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, di ritirare la proposta di legge sulle estradizioni in Cina, oggetto delle recenti proteste che hanno scosso l’ex colonia britannica. 

In questa cornice l’oro resta alla finestra a 1555,05 dollari l’oncia. Il Brent s’impenna del 3,91% e e sfiora i 61 dollari al barile.

L’euro rialza la testa dai minimi da 28 mesi raggiunti nei giorni scorsi e scambia contro il dollaro a 1,1024. Il prossimo presidente della Bce Christine Lagarde, ha detto oggi che una politica monetaria molto accomodante per un periodo prolungato di tempo è necessaria, ma che non bisogna perdere di vista gli effetti collaterali negativi di tale scelta. Secondo Reuters questo ha fatto sorgere dei dubbi tra gli investitori circa la portata del pacchetto di stimoli atteso la prossima settimana, per questo la moneta unica si sta rafforzando. 

In Piazza Affari fra i titoli in evidenza, sensibili alle notizie del giorno, c’è Moncler +3,91%, che apprezza la schiarita di Hong Kong. Bene a Stm +3,03%, Prysmian +2,99%, Fiat +2,29%. Cnh recupera il 3,06%, dopo le perdite della vigilia.

Il balzo di Atlantia si può mettere in relazione all’arrivo alle Infrastrutture di un ministro Pd, Paola De Micheli, al posto del grillino Danilo Toninelli. La speranza è che il cambio possa favorire una soluzione di compromesso sulle concessioni autostradali che non consista in una revoca senza appello delle stesse.

Fuori dal paniere principale Mediaset guadagna l’1,33%, con l’assemblea che ha dato il via libera al progetto di mettere sotto una holding olandese le attività televisive italiane e spagnole. Contraria Vivendi (9,9% dei diritti di voto), mentre non è stata ammessa al voto Simon Fiduciaria che detiene il 19,9% del capitale per conto dei francesi. I riflettori adesso sono puntati su quello che farà Vivendi e se eserciterà il diritto di recesso al prezzo di 2,77 euro per azione per una parte o per tutta la quota detenuta. Considerato che il Biscione ha stanziato 180 milioni, pari al 5,5% del capitale sia per Mediaset sia per Mediaset Espana, un eventuale esercizio da parte dei francesi del diritto di recedere metterebbe a rischio l’intera operazione.

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