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La Bce congela i tassi ma non smuove i mercati

Bce e Bank of England lasciano i tassi invariati ma le Borse non reagiscono – Tutti lievemente negativi i listini europei su cui influiscono sempre i timori per Spagna e Grecia – Piazza Affari perde lo 0,15% – Le parole di Draghi e quelle di Monti – Brilla ancora Finmeccanica sulla scia di Ansaldo Energia – Bene i bancari: Mps non paga la bocciatura Eba

La Bce congela i tassi ma non smuove i mercati

Draghi ha lasciato i tassi di interesse invariati così come la Banca di Inghilterra. Il presidente dell’eurotower ha ribadito che lo scudo è pronto e che ora la palla passa ai governi che devono fare richiesta degli aiuti, precisando che le condizioni non devono essere necessariamente punitive. Ma ha anche ricordato l’elevata incertezza dell’economia, che proseguirà debole per i prossimi mesi. Dall’altra parte dell’Atlantico i dati Usa sui sussidi di disoccupazione si sono rivelati solo poco meglio le attese: + 4mila unità nella settimana terminata il 29 settembre a quota 367mila sotto le attese di 370 mila. Quanto basta per aiutare Wall Street ad aprire in leggero territorio positivo il Dow Jones ora sale dello 0,26% e il Nasdaq dello 0,01%.

Ma in Europa le Borse rimangono incerte e contrastate: Milano oscilla attorno alla parità e ora sale dello 0,15%, Francoforte -0,25%, Parigi -0,17%, Londra -0,08%.

I listini scontano anche l’incertezza sulla Spagna a chiedere aiuti finanziari e l’esito sull’asta di oggi: il Tesoro di Madrid ha venduto sul mercato titoli di Stato a due, tre e cinque anni per un ammontare massimo complessivo di 3,99 miliardi, contro un target di 4 miliardi con tassi in calo sul titolo biennale e quinquennale ma in lieve rialzo sul triennale. Il tasso sul biennale è sceso al 3,282% dal 5,204%, sul quinquennale al 4,766% dal 6,459% mentre sul triennale è salito al 3,956% dal 3,845%. Ancora una volta è mancata la domanda estera per i titoli di Madrid.

Lo spread Bono-bund è in rialzo a 445 rispetto all’apertura di 436 mentre lo spread Btp-bund sale a 369 punti da 359 dell’apertura e rendimento al 5,08%. L’euro risale leggermente sul dollaro a 1,2977 mentre il petrolio Wti sale a 88,99 (+0,96%) dollari al barile.

A Piazza Affari, che dopo la Bce è passata brevemente in territorio positivo, brilla ancora Finmeccanica +2% sulla scia di una possibile cordata italiana su Ansaldo Energia. Ieri il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, in occasione di un’audizione alla Camera dei Deputati si è detto favorevole ad una soluzione italiana per Ansaldo Energia da parte del Fsi (Cpp) alternativa a Siemens, capitanata dal Fsi, braccio operativo della Cdp. Tra i gruppi che possono affiancare il fondo F2i nell’operazione Ansaldo Energia figurano la famiglia Malacalza ed il gruppo Camozzi.

Bene i bancari con Bper +1,79% e Mps +0,48% che non risente del giudizio dell’Eba: è l’unica tra i grandi istituti ad non aver passato gli stress test ma in arrivo ci sono i Monti bond già stanziati. Intesa +1,05% e Unicredit + 0,71%. In luce Tod’s +2,31% promossa da Cheuvreux a outperform daunderperform. Per contro, scende Ferragamo, –1,91%, declassata sempre da Cheuvreux a underperform da outperform.

Tra i migliori del Ftse Mib anche Exor +1,21% e Fiat +2,02% mentre Fiat Industrial cede il 2,01% sulle indiscrezioni su un possibile rinvio della fusione con la controllata Cnh.

Le azioni Edison risparmio +2,94% ma dall’11 settembre ha guadagnato il 30% grazie al felice esito degli arbitrati internazionali sul prezzo del gas e i dettentori delle azioni risparmio possono sperare nel ritorno del dividendo anche s ele prospettive del business restano più che incerte.

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