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La “balena di Londra” lascia JPMorgan, per il ceo Dimon gran parte del problema è ormai alle spalle

Bruno Iksil, il trader dello scandalo che ha causato perdite monstre al colosso Usa, ha fatto i bagagli insieme agli altri manager coinvolti nello scandalo – Dovranno restituire bonus e la liquidazione – Non verrà toccato lo stipendio dell’ad Jamie Dimon – Basta con i derivati, causa delle perdite

La “balena di Londra” lascia JPMorgan, per il ceo Dimon gran parte del problema è ormai alle spalle

La Balena di Londra ha lasciato JPMorgan. Così è noto Bruno Iksil, il trader dello scandalo che ha causato perdite monstre al colosso Usa ha fatto i bagagli insieme agli altri due manager delle polemiche. Lo riporta il Wall Street Journal. I tre manager dovranno restituire i bonus e la liquidazione. Non verrà toccato invece il compenso dell’amministratore delegato Jamie Dimon che nel comunicato sui conti del secondo trimestre ha affermato che il problema dei trading non autorizzati è risultato limitato al Chief Investment Office e che “gran parte del problema è ormai già alle spalle” anche se è possibile che verranno prese ulteriori misure correttive”.

Nel secondo trimestre la banca ha registrato perdite da trading per 4,4 miliardi di dollari. Nonostante questo il gruppo ha chiuso il trimestre con un utile netto di 4,96 miliardi, pari a 1,21 dollari per azione, contro i 5,43 miliardi o 1,27 dollari per azione di un anno fa. Il Tier 1 della banca ora e’ al 17%. Si cambia però nella divisione trading, completamente rinnovata, che con le nuove policy non scommetterà più sui derivati all’origine delle perdite. “Informazioni apprese di recente – ha poi aggiunto JPMorgan nel comunicato – sollevano dubbi circa l’integrità del trader e sembrano indicare che alcuni individui potrebbero aver cercato di non mostrare l’intero ammontare delle perdite nel portafoglio nel primo trimestre”. Il titolo apre a Wall Street in rialzo dopo i conti del 3,88%.

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