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Juventus in picchiata: il titolo crolla in Borsa dopo l’annuncio del terzo aumento di capitale in quattro anni

Venerdì la società ha annunciato una perdita di 123,7 milioni, inferiore ai 239,2 milioni del 2022 e un aumento di capitale fino a 200 milioni. Elkann: “Per la Juve è un anno zero”

Juventus in picchiata: il titolo crolla in Borsa dopo l’annuncio del terzo aumento di capitale in quattro anni

La Juventus crolla in Borsa dopo l’annuncio di conti in rosso e di un nuovo aumento di capitale da 200 milioni.

Le azioni del club bianconero hanno aperto la giornata perdendo il 14,4% e a metà mattinata cedono il 7,51% a 0,261 euro. Molto alti gli scambi: nei primi minuti di contrattazione sono passati di mano oltre 13 milioni di pezzi, contro una media degli ultimi trenta giorni per l’intera seduta di 6,1 milioni. 

Conti in rosso per la Juve

Venerdì a mercati chiusi la società ha diffuso i conti dell’esercizio 2022-2023 (al 30 giugno 2023) archiviato con una perdita di 123,7 milioni di euro che si confronta con il rosso di 239,2 milioni di euro del 30 giugno 2022. A pesare sui conti sono in parte gli “effetti negativi sui ricavi e sui costi correlati agli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali”, spiega la Juve in una nota. Inoltre, la società stima che sarà in rosso anche il primo trimestre del nuovo esercizio, con perdite superiori al terzo del capitale sociale. 

Il patrimonio netto del gruppo al 30 giugno 2023 è pari a 42,1 milioni di euro, in discesa rispetto al saldo di euro 164,7 milioni del 30 giugno 2022, per effetto della perdita dell’esercizio 2022/2023 e della movimentazione della riserva da fair value attività finanziarie (+1,1 milioni). Al 30 giugno 2023 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 339,9 milioni, in aumento di 186,9 milioni rispetto a un anno prima (153 milioni).

Juventus: arriva un nuovo aumento di capitale

Per arginare questa situazione e realizzare gli obiettivi del piano 2023/24-2026/27 – che è stato aggiornato – il consiglio di amministrazione ha definito le linee guida di una manovra di rafforzamento patrimoniale da attuarsi mediante la riduzione del capitale sociale al minimo legale e contestuale aumento del capitale sociale, a pagamento, per 200 milioni di euro.

Quello annunciato venerdì è il terzo aumento di capitale in quattro anni per il club bianconero. 

Secondo quanto previsto, Exor, azionista di controllo, si è impegnata a sottoscrivere la quota di aumento di capitale di propria pertinenza, pari al 63,8%, e ha inoltre manifestato la propria disponibilità ad effettuare versamenti in conto futuro aumento di capitale per 128 milioni di euro circa.

Per gli analisti di Equita “la ricapitalizzazione della Juventus non rappresenta una sorpresa”, aggiungendo che per “Exor si tratta di un investimento che rappresenta solo lo 0,4% del Nav, ma sommato agli altri due aumenti di capitale degli ultimi 4 anni in totale Exor ha iniettato nella Juventus quasi 600 milioni di euro (2% del Nav) ben superiore ai 450 milioni del valore della partecipazione al prezzo di mercato di venerdì”’ scorso, prima dell’annuncio dell’aumento di capitale.

Elkann: “Per la Juventus questo è l’anno zero”

Sabato, in occasione dell’inaugurazione al Cern di Ginevra dello Science Gateway, John Elkann, amministratore delegato di Exor, ha affermato che questo per Juventus “è un anno zero, perché è l’anno in cui la Juventus riparte e lo fa su delle basi reali”, aggiungendo che “quest’anno la stagione 2023-24 da un lato celebra il legame di cent’anni che la mia famiglia ha con la Juventus e che la Juventus ha con la mia famiglia ed è anche un anno zero”. 

Elkann ha inoltre sottolineato che ‘la solidità che questo aumento di capitale dà, permette alla Juventus di progettare un futuro che è forte in campo e anche fuori dal campo”, precisando che “quello che sappiamo è che se uno è forte fuori in campo è anche più forte in campo”.

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