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Juve-Toro: nel derby CR7 cerca i gol, i granata la Champions

La Juve deciderà nel derby della Mole la sorte del Toro che corre per l’ingresso in Champions alla vigilia del 70° anniversario di Superga – Ma Cristiano Ronaldo vuole diventare capocannoniere

Juve-Toro: nel derby CR7 cerca i gol, i granata la Champions

Il derby di Torino al centro del campionato. Se qualcuno decidesse di sintonizzarsi ora sulla Serie A e leggesse questa frase, penserebbe alla solita Juve “cannibale” (e in effetti è stato proprio così) e a un Toro destinato a fare da vittima sacrificale, questa volta però il suddetto resterebbe piuttosto sorpreso. Se la sfida della Mole ha un significato, infatti, è proprio grazie all’exploit dei granata, entrati a pieno titolo nella corsa che porta dritti dritti in Champions League.

E così, evento più unico che raro, ci saranno alcune delle piazze calcistiche più importanti d’Italia a simpatizzare per i bianconeri: da Milano (sponda rossonera) a Roma (entrambe), passando per l’outsider (ma forse favorita) Bergamo, saranno in tanti a sperare che Allegri batta Mazzarri e allontani il Toro dal quarto posto. È inutile dire che i valori tecnici vedono il primo largamente favorito, come contro chiunque del resto, ma se a prevalere fossero le motivazioni (e quelle, si sa, possono fare la differenza), beh allora il secondo avrebbe decisamente più argomenti.

“Il Torino ha un obiettivo straordinario, da tanti anni non arrivava a questo punto del campionato con queste possibilità – ha riconosciuto il tecnico bianconero – Quindi bisognerà fare una grande partita, giocare bene tecnicamente ed essere tosti perché loro hanno fisicità e solidità”.

L’avvertimento di Allegri è forte e chiaro, ora non resta che vedere se i suoi lo ascolteranno oppure no. La Juve delle ultime settimane, com’era logico che fosse, ha nettamente abbassato la soglia dell’attenzione, faticando un po’ contro chiunque: dalla Spal all’Inter, passando per la Fiorentina, tutti hanno trovato terreno fertile per infastidire la titolata Signora.

“Ma il derby è sempre il derby, non possono permettersi di sottovalutarci – ha ribattuto Mazzarri – Bisogna provare a fare una partita alla pari con la Juve, se ci riusciamo potremo definirci una squadra importante per davvero. Firmare per il pari? No, io punto sempre al massimo, anche se si gioca contro una squadra che sembra invincibile, non firmo mai per un risultato a metà. Potrebbe anche succedere che riusciamo a fare qualcosa di straordinario”.

Parola al campo dunque, unico giudice supremo del mondo pallonaro. Allegri, dopo gli esperimenti di San Siro, dovrebbe tornare a una Juve più classica, dunque 4-3-3 con Szczesny in porta, Cancelo, Bonucci, Chiellini e Spinazzola in difesa, Emre Can, Pjanic e Matuidi a centrocampo, Bernardeschi, Ronaldo e Cuadrado in attacco.

Mazzarri risponderà con il suo classico 3-4-2-1, seppur privo dello squalificato Moretti e dell’infortunato Iago Falque. Il tecnico granata si affiderà così a Sirigu tra i pali, Izzo, Nkolou e Bremer nel reparto arretrato, De Silvestri, Meité, Rincon e Ansaldi in mediana, Baselli e Berenguer alle spalle dell’unica punta Belotti.

Da domani poi sarà la volta delle celebrazioni per Superga: i 70 anni dalla scomparsa del Grande Torino, motivo per cui il derby è stato anticipato al venerdì, andranno ovviamente onorati al meglio, a prescindere dal risultato odierno. È chiaro però che ai granata non dispiacerebbe affatto presentarsi al cospetto degli Invincibili con i 3 punti dello Stadium…

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