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Juve, cinque gol per cinque scudetti. Dybala meglio di Tevez

I pentacampioni d’Italia festeggiano il nuovo scudetto travolgendo la Sampdoria per 5 a 0 – Due gol di Dybala, che porta a 23 reti il suo bottino stagionale e fa meglio del primo anno di Tevez – Anche i difensori Evra, Chiellini e Bonucci in gol – Ma Allegri e tutta la squadra pensano già alla finale di Coppa Italia di sabato contro il Milan.

Juve, cinque gol per cinque scudetti. Dybala meglio di Tevez

Cinque gol per cinque scudetti. Nel giorno della celebrazione ufficiale del titolo la Juventus seppellisce la Sampdoria sotto una valanga di reti, regalandosi così l’ennesima serata di festa della sua stagione. Se Allegri voleva un segnale in vista della Coppa Italia è stato accontentato: altro che spina staccata, i bianconeri sono ancora sul pezzo come nessun altro. “E’ stata una bellissima giornata, il quinto scudetto consecutivo andava celebrato al meglio – il commento del tecnico subito dopo la partita. – Inoltre era importante fare una bella prestazione per preparare al meglio la finale, faccio i complimenti a tutti i ragazzi”. Dal sabato dello Stadium, se ancora ce ne fosse bisogno, emerge tutta la qualità di una squadra vincente sotto il profilo mentale prima ancora che tecnico. La Sampdoria, vittima sacrificale già designata, non ha potuto far altro che rassegnarsi a fare da spettatrice non pagante alla festa del popolo bianconero. Sugli scudi, proprio come per buona parte della stagione, Paulo Dybala, arrivato a quota 23 in stagione: il fantasma di Tevez, ingombrante come pochi, può definitivamente tornare in soffitta.

L’argentino ha segnato una doppietta già nel primo tempo, prima su rigore (15’, espulso Skriniar per il fallo su Mandzukic) e poi con uno splendido tiro da fuori area (37’), a testimonianza di doti tecniche eccezionali e fuori dal comune. A sbloccare il match però era stato Evra con un bel colpo di testa dopo appena 5’: bella soddisfazione per il francese, altro grande protagonista di questo scudetto. Nella ripresa poi la Juve s’è tolta lo sfizio di mandare in gol altri due difensori, quasi fosse scritto che la retroguardia migliore d’Italia meritasse la copertina. Al 77’ Chiellini ha bucato la porta del povero Brignoli con una sassata dal limite dell’area, 8’ più tardi e Bonucci ha messo il timbro sul pokerissimo bianconero con un tocco sottomisura sugli sviluppi di un corner. La festa, già iniziata da diverse settimane, è potuta così esplodere sulle tribune dello Stadium, in attesa di una finale di Coppa Italia che potrebbe regalare il terzo trofeo dopo scudetto e Supercoppa. “Contro il Milan non sarà facile, in campionato ha saputo metterci in difficoltà – ha spiegato Allegri. – Nel Dna di questo club c’è la mentalità giusta, è per questo motivo che arrivano tanti successi”. Il segreto, oltre a tanta competenza tecnica e dirigenziale, risiede dunque nella fame di vittorie: ecco perché la Signora, dopo aver festeggiato lo scudetto, è già pronta a fare lo stesso con la Coppa.

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