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Jacob Rothschild, erede della dinastia di banchieri, è morto a 87 anni

Personaggio poliedrico, i cui interessi hanno iniziato con la finanza, ma hanno poi spaziato in moltissimi ambiti, dalla tv, all’arte, al petrolio e molto altro ancora

Jacob Rothschild, erede della dinastia di banchieri, è morto a 87 anni

Lord Jacob Rothschild, finanziere, filantropo e membro della più grande dinastia bancaria d’Europa è morto all’età di 87 anni, lasciando “una presenza imponente nella vita di molte persone” ha ricordato la famiglia in un comunicato. Classe 1936, si può dire che Rothschild fosse nato con la camicia di banchiere.

Figlio di Victor, III barone Rothschild, e di una donna cristiana anglicana convertita per il matrimonio all’ebraismo osservante, Jacob studiò all’università di Oxford. Ma subito dopo l’università, nel 1963, entrò a far parte della banca di famiglia, la NM Rothschild & Sons. La lasciò nel 1980 dopo uno scontro con il cugino Evelyn, subentrato alla guida della banca dopo che il padre di Jacob aveva scelto di seguire una carriera scientifica e perso la maggioranza nel consiglio di amministrazione.

Ma che cosa può fare un rampollo Rothschild, costretto a uscire dalla sua banca, se non creare un’altra realtà finanziaria? Nacque così il fondo di investimento Rit Capital Partners, quotato in borsa, che Jacob ha guidato dal 1988 al 2019. Rothschild ha anche co-fondato J Rothschild Assurance Group – ora noto come wealth manager St James’s Place – insieme a Sir Mark Weinberg e Mike Wilson nel 1991.

La tv, la National Gallery, la scienza, il petrolio e molto altro ancora

Nella sua decennale carriera ha ricoperto molti ruoli di rilievo. È stato vicepresidente di BSkyB Television, direttore di RHJ International, ora noto come BHF Kleinwort Benson Group, ed è stato membro del consiglio del Ducato di Cornovaglia per l’allora Principe di Galles. Appassionato d’arte, è stato fiduciario della National Gallery tra il 1985 e il 1991, oltre a presiedere il National Lottery Heritage Fund. Nel 2002 è stato insignito dell’Ordine del merito dalla regina Elisabetta II, per il suo impegno nel campo delle arti, della letteratura, dell’apprendimento e della scienza.

Jacob è stato membro indipendente della Camera dei Lord britannica, in forza del titolo di IV barone Rothschild, dal 1991 al 1998: anno in cui una riforma, volta a ridimensionare quasi a zero le presenze dei membri della Camera alta per diritto ereditario, lo privò del seggio assieme ad altri.

Tra gli altri settori di suo interesse c’è stato quello petrolifero. Nel 2003 ha sottoscritto un accordo per provare a mettere in custodia (invano) asset dell’oligarca russo Mikhail Khodorkovsky, oppositore di Vladimir Putin, prima dell’arresto di questi e della confisca di fatto del suo gruppo, Yukos. Inoltre nel 2013 ha acquisito dal governo d’Israele, attraverso la società Genie Energy, il diritto esclusivo di sfruttamento d’un giacimento di greggio nell’area del Golan siriano occupato.

“Nostro padre Jacob” hanno scritto i 4 figli in un messaggio, precisando che la sepoltura avverrà in privato secondo il rito ebraico “è stata una figura eminente per tante persone… come finanziere stimato, campione delle arti e della cultura, servitore devoto della cosa pubblica, sostenitore appassionato di attività di beneficenza in Israele e per la cultura ebraica, ambientalista entusiasta, amico, padre e nonno amatissimo”.

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