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Istat: retribuzioni orarie +1,6% rispetto ad agosto 2011, ma cresce l’inflazione

L’indice delle retribuzioni contrattuali ad agosto fa segnare una crescita dello 0,1% rispetto a luglio e dell’1,6% rispetto ad agosto 2011 – Stabili gli stipendi della pubblica amministrazione, aumentano del 2% quelli del settore privato – I lavoratori in attesa di rinnovo sono il 29%.

Istat: retribuzioni orarie +1,6% rispetto ad agosto 2011, ma cresce l’inflazione

Ad agosto l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie cresce dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,6% rispetto allo stesso mese del 2011. Lo rivela l’Istat in un comunicato. I salari, nella media del periodo gennaio-agosto 2012, sono cresciuti dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ad un ritmo di crescita, però, assai inferiore rispetto a quello dell’inflazione annua(+3,2%).

Rispetto allo scorso agosto, guardando ai principali macrosettori, le retribuzioni orarie contrattuali hanno fatto segnare un incremento del 2% per quanto riguarda i dipendenti del settore privato, mentre sono rimasti stabili quelli della pubblica amministrazione.

Energia elettrica e gas (2,9%), tessili, abbigliamento e lavorazione pelli, gomma plastica e lavorazioni di minerali non metalliferi (2,8%),  legno, carta e stampa (2,7%), sono stati i settori nei quali si è registrata una crescita delle retribuzioni più netta.

Alla fine di agosto si attesta al 29% la percentuale totale dei lavoratori dipendenti in attesa di rinnovo, mentre nel settore privato la quota è del 7,6%. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è, in media, di 32,1 mesi per l’insieme degli occupati e di 32,4 mesi per il settore privato.

 

 

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