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Israele sotto attacco: centinaia di missili da Gaza, morti e feriti

Sale la tensione: in un comunicato i militanti islamisti avvertono che potrebbero attaccare la centrale atomica di Dimona, l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e i porti di Ashdod e di Haifa.

Israele sotto attacco: centinaia di missili da Gaza, morti e feriti

Continua il duro attacco nelle zone israeliane intorno alla striscia di Gaza, sferrato dal gruppo Hamas, che da sabato ha lanciato 430 razzi, di cui 130 nella notte tra sabato e domenica. Un israeliano di 58 anni è stato ucciso nella notte, verso le 2.30, da un razzo sparato da Gaza mentre si trovava all’ingresso della sua abitazione ad Ashkelon, nel sud di Israele. L’uomo è morto mentre si recava all’ospedale: è la prima morte in Israele dall’inizio degli scontri di sabato. I feriti sono invece 83, stando agli aggiornamenti di domenica mattina, mentre i lanci di razzi stanno proseguendo. La pioggia di missili sta prendendo di mira soprattutto le comunità intorno alla Striscia di Gaza, Ashkelon e Ashdod, e fino a Beersheba, Beit Shemesh and Gedera.

È invece di sette palestinesi morti il bilancio dei raid di risposta israeliani sulla Striscia di Gaza. Tra le vittime in campo palestinese, la bimba di 14 mesi di cui si era già saputo ieri e sua madre incinta, una donna di 37 anni deceduta poco dopo il raid in ospedale. Tra i feriti, una quarantina secondo il ministero della salute palestinese, almeno un altro bambino.

L’escalation di tensione sta inevitabilmente provocando le reazioni della comunità internazionale. Nella notte è intervenuto il Dipartimento di Stato Usa sostenendo “il diritto alla auto difesa di Israele dopo gli attacchi missilistici”. E anche il ministro dell’Interno italiano, Matteo, Salvini, con un tweet ha espresso “solidarietà al primo ministro Benjamin Netanyahu e al popolo israeliano”.

Uno dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza ha colpito gli uffici dell’agenzia di stampa turca Anadolu suscitando la reazione della diplomazia di Ankara. “Condanniamo Israele – ha twittato il portavoce della presidenza della Turchia Fahrettin Altun – per aver attaccato un edificio in cui ha sede l’Anadolu: chiediamo a tutti i governi che sostengono di difendere la libertà di stampa di unirsi a noi nella condanna del bombardamento”.

In risposta ai raid israeliani la Jihad islamica ha minacciato di colpire importanti obiettivi strategici. In un comunicato i militanti islamisti avvertono che potrebbero attaccare la centrale atomica di Dimona, l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e i porti di Ashdod e di Haifa.

Il leader di Hamas a Gaza, Yihia Sinwar e quello della Jihad islamica Ziad Nahala si trovano al momento al Cairo per consultazioni con l’intelligence egiziana. Ancora non è chiaro quali istruzioni abbiano da là impartito ai loro miliziani. Finora né Hamas né il ministero degli Interni di Gaza hanno dato istruzioni alla popolazione su come affrontare questa nuova crisi che giunge mentre i mercati sono affollati, nella giornata che precede l’inizio del Ramadan, il mese sacro per i musulmani.

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