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Ior: pubblicato il primo bilancio, 86,7 milioni di utile nel 2012

L’Istituto per le Opere di Religione rende pubblico il proprio bilancio per la prima volta in 125 anni di storia, inaugurando l’operazione trasparenza del Vaticano: il 2012 si è chiuso con un utile netto di 86,7 milioni di euro – Bene i titoli di Stato, pesano le svalutazioni sui derivati.

Ior: pubblicato il primo bilancio, 86,7 milioni di utile nel 2012

Si chiude con un utile di 86,6 milioni di euro il primo bilancio, quello relativo al 2012, mai pubblicato dallo Ior, una novità assoluta che segue il vento di rinnovamento che soffia sulla Chiesa e si colloca perfettamente nel processo di metamorfosi in “una piccola è ben gestita istituzione finanziaria al servizio di coloro che predicano la parola di Dio nel mondo” come ha detto il presidente Erns Von Freyberg.

A spingere i conti dell’istituto per le Opere di Religione sono soprattutto le buone performance dei titoli di Stato, compresi quelli italiani, verso cui lo Ior ha aumentato la propria esposizione di circa 300 milioni nel 2012, fino a 1,17 miliardi, mentre pesa in negativo la svalutazione sui titoli derivati, costata perdite per 11,6 milioni. Nel portafoglio dell’istituto, inoltre, ci sono 1,2 miliardi di depositi, 3,3 miliardi di obbligazioni, 102 milioni di euro di azioni, 194 milioni di fondi affidati a gestioni esterne e 41 milioni tra oro, monete e medaglie. 

In calo, invece, il numero dei conti correnti, diminuito fino a 18.900 con una riduzione del 10% rispetto a fine 2011, per via della pulizia affidata alla Promontory Financial che ha portato alla chiusura dei depositi inattivi e di quelli non in linea con gli standard della Santa sede. Il 50% dei clienti dello Ior sono congregazioni e ordini ecclesiastici.

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