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Intesa Sanpaolo accelera sulla finanza sostenibile: dal Bio-CCS in Svezia al più grande parco solare di New York

Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione Imi Corporate & Investment Banking, si conferma protagonista globale della finanza sostenibile, supportando progetti innovativi di energia pulita e infrastrutture green in Nord America, America Latina ed Europa. IL commento di Nicola Doninelli

Intesa Sanpaolo accelera sulla finanza sostenibile: dal Bio-CCS in Svezia al più grande parco solare di New York

Dalla Svezia agli Stati Uniti, dall’America Latina al cuore dell’Europa: la Divisione Imi Corporate & Investment Banking (Imi Cib) di Intesa Sanpaolo si è affermata come uno dei protagonisti globali della finanza sostenibile, grazie al supporto a progetti che uniscono tecnologia all’avanguardia, sviluppo economico e responsabilità ambientale. L’iniziativa di Londra sulle infrastrutture dell’altro giorno è solo l’ultima manifestazione.

Che si tratti di catturare la CO₂ con il rivoluzionario progetto Beccs Stockholm, di portare energia pulita dal New Mexico alla California con il maxi elettrodotto SunZia, o di sostenere la crescita delle rinnovabili con il più grande parco solare di New York, la divisione guidata da Mauro Micillo è al centro delle sfide più ambiziose per un futuro a basse emissioni.

“Il nostro team di Finanza Strutturata della Filiale di New York, negli ultimi anni, ha finalizzato con successo diversi finanziamenti di grande rilevanza per l’energia sostenibile e le infrastrutture negli Stati Uniti, in Canada e in America Latina, consolidando ulteriormente il nostro ruolo di Impact Bank”, ha affermato Nicola Doninelli, responsabile Distribution Platforms & Gtb della Divisione Imi Cib.

Beccs Stockholm: il cuore verde della Svezia

Tra i progetti simbolo spicca Beccs Stockholm, promosso da Stockholm Exergi, la principale utility energetica della capitale svedese, controllata dalla Città di Stoccolma e da un consorzio di fondi pensione europei.

Con un finanziamento superiore a 700 milioni di euro, l’impianto mira a catturare e stoccare fino a 800mila tonnellate l’anno di CO₂, contribuendo alla neutralità climatica della Svezia e dell’Unione europea.

Basato sulla tecnologia Bio-Ccs (Bioenergy with Carbon Capture and Storage), il sistema consente di ottenere emissioni negative: la CO₂ viene catturata prima di disperdersi in atmosfera e stoccata in formazioni rocciose sotterranee, riducendo così il carbonio presente nel ciclo naturale.

“Siamo orgogliosi di supportare Stockholm Exergi in un progetto che avrà un impatto significativo nella lotta contro il cambiamento climatico, contribuendo concretamente alla transizione energetica globale – ha dichiarato Doninelli -. Intesa Sanpaolo conferma il suo ruolo consolidato di partner strategico per progetti di rilevanza globale che rispondono alle sfide ambientali e al bisogno di soluzioni energetiche più sostenibili”.

Dalle Americhe all’Europa: un impegno che attraversa i continenti

La transizione energetica non riguarda solo il Nord Europa. Negli Stati Uniti, la Divisione Imi Cib di Intesa Sanpaolo ha contribuito alla realizzazione del progetto SunZia, la più grande infrastruttura eolica del Paese: un elettrodotto lungo 885 km che collegherà il New Mexico alla California, trasportando 3 GW di energia pulita. Con un investimento superiore a 8,8 miliardi di dollari guidato da Pattern Energy – tra i maggiori operatori di rinnovabili in Nord America -, la banca ha agito come initial coordinating lead arranger, joint bookrunner e co-green loan structuring agent, offrendo anche soluzioni di copertura.

Sempre negli Stati Uniti, Intesa Sanpaolo ha supportato la costruzione di infrastrutture emblematiche per efficienza e sostenibilità. A Miami, ha contribuito alla strutturazione di un finanziamento da 350 milioni di euro per Msc Crociere, destinato al più grande terminal crocieristico americano nella Biscayne Bay. Progettato per accogliere fino a 36mila passeggeri al giorno, il terminal sarà realizzato secondo i più elevati standard del Green Building Rating System, grazie all’uso di materiali ecosostenibili e a un’architettura a basso impatto ambientale.

Sempre negli Usa, la banca ha preso parte al finanziamento fino a 6,63 miliardi di dollari per la Fase A del nuovo Terminal 1 dell’aeroporto John Fitzgerald Kennedy (Jfk) di New York, il più grande investimento singolo in infrastrutture aeroportuali nel Paese. Il nuovo terminal, atteso entro il 2026, coprirà 223mila metri quadrati e accoglierà oltre 10 milioni di passeggeri annui entro il 2030. Il costo totale stimato è di circa 9,5 miliardi di dollari, suddiviso in tre fasi.

Oltre oceano, l’impegno di Intesa Sanpaolo si estende all’America Latina. In Brasile, ha partecipato al finanziamento di 1,3 miliardi di euro per la costruzione della Linea 6 della metropolitana di San Paolo, un progetto cruciale per la mobilità elettrica e l’inclusione sociale, realizzato da Concessionária Linha Universidade, guidata da Acciona in collaborazione con la banca brasiliana Bndes.

In Cile, la banca ha sottoscritto una linea di credito da 315 milioni di dollari a favore di Mytilineos, società greca specializzata in energie rinnovabili, per la realizzazione di quattro parchi solari con una capacità complessiva di 588 Mw. Una volta operativi, questi impianti produrranno circa 1,6 TWh di energia pulita all’anno, evitando l’emissione di oltre 600mila tonnellate di CO₂.

Il più grande parco solare di New York

Non manca l’impegno anche nel Nordest degli Stati Uniti: a New York la Divisione Imi Corporate & Investment Banking ha strutturato e co-sottoscritto, insieme a un pool di banche internazionali, un prestito a lungo termine da 870 milioni di dollari per Greenbacker Renewable Energy Company, specializzata nella gestione di investimenti focalizzati sulla transizione energetica. Il finanziamento è finalizzato all’acquisizione, costruzione e gestione di Cider, il più esteso parco solare fotovoltaico dello Stato di New York.

Con una potenza di 500 MWac (674 MWdc), Cider fornirà energia a oltre 120mila famiglie nella Contea di Genesee, generando centinaia di posti di lavoro nel settore della produzione energetica sostenibile. Nell’operazione, la divisione di Intesa ha ricoperto il ruolo di coordinating lead arranger, bookrunner e co-syndication agent.

“Siamo orgogliosi di riaffermare la nostra posizione nella green economy come attore chiave in un importante accordo di transizione energetica negli Stati Uniti, dove abbiamo una vasta esperienza e un forte track record nel settore”, ha commentato Doninelli.

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