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Il Wwf boccia l’Europa su clima ed energia. A rischio l’obiettivo decarbonizzazione entro il 2050

L’Italia, su una pagella che va da “A” a “G” conquista una mediocre “E”. Il nostro Paese – spiegano – ”non ha ancora una strategia globale sul clima per un’economia a basse emissioni di carbonio”. Tra i Paesi piu’ promettenti ci sono con una ‘D’ la Danimarca e la Germania. In fondo alla classifica con una ‘F’ Bulgaria, Lussemburgo, Grecia e Polonia.

Il Wwf boccia l’Europa su clima ed energia. A rischio l’obiettivo decarbonizzazione entro il 2050

L’Europa non sta facendo abbastanza riguardo clima ed energia. L’Italia, su una pagella che va da A a G conquista una mediocre E. Sono i principali elementi che emergono dallo studio del Wwf ed Ecofys Climate politicy tracker diffuso a Durban, Sudafrica, in occasione del vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

“L’Ue di questo passo – sottolineano Ue ed Ecofys – non raggiungerà l’obiettivo della decarbonizzazione entro il 2050” che vorrebbe dire perdere l’occasione di una transizione verso economie più competitive. La media generale delle politiche climatiche europee corrisponde a E. Di conseguenza per il Vecchio Continente resta “una generale empasse riguardo le azioni a lungo termine”.

Tra i Paesi piu’ promettenti ci sono con una ‘D’ la Danimarca (che ha presentato una strategia con l’obiettivo di diventare indipendenti dai combustibili fossili entro il 2050) e la Germania (ridurre le emissioni dell’80-95 per cento); tra i mediocri la Francia, con una ‘E’ e la Romania con una ‘F’. In discesa invece l’Irlanda che si allontana dalla sua ‘D’. In fondo alla classifica con una ‘F’ Bulgaria, Lussemburgo, Grecia e Polonia. L’Italia conferma il voto ‘E’. Il nostro Paese – spiegano – ”non ha ancora una strategia globale sul clima per un’economia a basse emissioni di carbonio” e allo stesso potrebbero subire rallentamenti ”il piano d’azione nazionale per le energie rinnovabili e quello per l’efficienza”.

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