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Il Tesoro lancia Btp Futura per finanziare l’emergenza Covid

Dopo il successo di Btp Italia, il Tesoro lancia un nuovo bond riservato al retail per fronteggiare le spese legate al Coronavirus – Intanto le banche corrono e tengono a galla la Borsa.

Il Tesoro lancia Btp Futura per finanziare l’emergenza Covid

Seduta altalenate per i listini europei, che chiudono contrastati nonostante il positivo andamento di Wall Street. Dopo i guadagni della scorsa ottava, oggi pesa anche il cambio di passo del petrolio, in scia al fatto che il ministro saudita dell’Energia ha detto che il suo paese, con Kuwait ed Emirati Arabi, non faranno ulteriori ‘tagli volontari’ il mese prossimo. Il Brent al momento perde oltre il 3% e scambia a 40,94 dollari al barile.

Nel Vecchio Continente Francoforte perde lo 0,23%, Parigi -0,43%; Londra -0,24%. Di segno opposto Madrid +0,3. Piazza Affari che era arrivata a guadagnare un punto e poi era scivolata in rosso, si ferma in lieve progresso, +0,22%, 20.231 punti, soprattutto grazie alle banche, dopo il via libera preventivo della Bce a Intesa San Paolo (+1,73%) per l’acquisizione diretta di una partecipazione di controllo, pari almeno al 50% del capitale più un’azione, di Ubi (+1,51%). 

Chiude in rosso invece il secondario: lo spread fra decennale italiano e tedesco sale a 171 punti base (+1,77%), anche se il rendimento del Btp scende leggermente a 1,39%. In tema di obbligazioni però la grande novità della giornata è il Btp Futura, nuovo titolo di Stato esclusivamente dedicato ai risparmiatori individuali e affini di cui il ministero dell’economia e delle finanze ha annunciato oggi la prima emissione da lunedì 6 luglio a venerdì 10 luglio (fino alle ore 13).

I proventi, come per il Btp Italia, saranno destinati a finanziare le spese conseguenti al Covid e il titolo fa appello alla voglia degli italiani di sostenere il futuro del paese dopo i danni da pandemia, prestando soldi allo Stato e ricevendo una certa remunerazione. Quanto? Non si sa. “E chissà come sarà lui domani”, cantava Lucio Dalla. Le cedole saranno calcolate in base a tassi prefissati e crescenti nel tempo (con il meccanismo cosiddetto “step-up”); la serie dei tassi minimi garantiti di questa emissione sarà comunicata venerdì 3 luglio.

Il lotto minimo è di mille euro e la domanda sarà completamente soddisfatta, anche se il ministero si riserva di chiudere anticipatamente l’emissione. Coerente con l’obiettivo di supporto all’economia nazionale, ci sarà anche un premio fedeltà commisurato alla crescita del pil, il minimo garantito è pari all’1% del capitale investito, ma potrà aumentare fino ad un massimo del 3%, sulla base della media del tasso di crescita annuo del pil nominale dell’Italia registrato dall’Istat nel periodo di vita del titolo. Insomma, bisogna avere una certa fiducia nella ripresa anche di medio-lungo periodo, visto che la durata di Futura va dagli 8 ai 10 anni, la decisione su questo sarà comunicata il 19 giugno.

Tornando ai mercati, sul fronte valutario l’euro resta tonico sul dollaro e scambia a 1,13. Christine Lagarde, parlando alla Commissione economica e monetaria del Parlamento europeo ribadisce che le misure adottate dalla banca centrale sono temporanee, mirate e proporzionate e invita i leader a fare presto con il Recovery Fund. “È importante – dice – che il pacchetto Next Generation Eu e il bilancio pluriennale siano approvati rapidamente”. “Di fronte a una sfida straordinaria, l’Europa ha bisogno di una risposta straordinaria”.

Fra le materie prime alza la testa l’oro, che scambia oltre 1695 dollari l’oncia. In Piazza Affari la seduta è brillante per le banche. Regina del listino è Bper, +4,85%, che a valle dell’Ops di Intesa dovrebbe portare a Modena 400-500 sportelli di Ubi. Se anche l’operazione di Intesa non dovesse andare in porto, Bper è una delle principali candidate a figurare in operazioni di consolidamento del settore. In evidenza Unicredit +3,92%; Mediobanca +3,12%, che resta sotto i riflettori dopo la richiesta di Leonardo Del Vecchio di salire fino al 20% del capitale di Piazzetta Cuccia. Negli altri settori si rianima Telecom +2,71%. 

I maggiori ribassi sono invece per Stm, -4,27%, che soffre come tutto il comparto tecnologico in Europa; Nexi -3,61%; Diasorin, -3,86%, la cui buona stella si sta progressivamente appannando. La Regione Lombardia avrebbe scelto infatti la multinazionale svizzera Roche per la fornitura dei test sierologici e il Tar della Lombardia ha annullato l’accordo sui test tra l’azienda di diagnostica vercellese e la Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia. Riprende la via discendente Atlantia, -2,37%, che resta appeso al nodo concessioni

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