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Il Milan vuol difendere il primato, Roma e Napoli cercano punti

I rossoneri vogliono riscattare subito lo scivolone in Europa League ma di fronte hanno un brutto cliente come il Verona – In un passo falso del Milan sperano la Roma, che va a Genova, e il Napoli che va a Bologna.

Il Milan vuol difendere il primato, Roma e Napoli cercano punti

Tutti a caccia del Milan. I rossoneri tornano in campo a tre giorni dalla brutta sconfitta contro il Lille, questa volta contro il Verona nel posticipo di San Siro (ore 20.45). Saranno in tanti a sperare che Juric, dopo aver fermato la Juventus, si ripeta anche questa volta, un po’ perché questo è il destino di chi guida la classifica, molto per via del ko di giovedì, troppo pesante per passare inosservato. Lo 0-3 con i francesi ha acceso più di un campanello d’allarme attorno al Milan, apparso già meno brillante nel match di Udine, vinto grazie a una magia di Ibrahimovic. E siccome lo svedese in Europa League è apparso sotto tono, ecco che i dubbi sulla dipendenza estrema dei rossoneri dal loro numero 11 hanno ripreso a circolare, dando vigore a tutte le inseguitrici. 

“Giovedì è successa una cosa che non volevamo, non siamo riusciti a esprimerci nel miglior modo possibile – ha ammesso Pioli -. Contro un avversario forte, di qualità, abbiamo abbassato il livello e abbiamo pagato caro, ora però dobbiamo fare una prestazione di alto livello, compatta e solida: serve una gara da Milan”. Vero, anche perché di fronte ci sarà un Verona in grande forma, capace di mettere alle corde quasi tutte le squadre incontrate sin qui: non il miglior cliente possibile per rialzarsi con facilità, ma certo un bello stimolo per farlo. Pioli, dopo il turnover di Coppa, tornerà al miglior 4-2-3-1 possibile, dunque Donnarumma in porta, Calabria, Kjaer, Romagnoli e Hernandez in difesa, Bennacer e Kessie a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Leao sulla trequarti, Ibrahimovic in attacco.

Sistema di gioco d’ordinanza anche per Juric, che risponderà con Silvestri tra i pali, Ceccherini, Lovato e Magnani nel reparto arretrato, Lazovic, Tameze, Ilic e Dimarco in mediana, Barak e Zaccagni alle spalle dell’unica punta Kalinic. Tra le tante a sperare in un passo falso del Milan ci sono anche Napoli e Roma, alle prese rispettivamente con le trasferte di Bologna (ore 18) e Genova (15). Gattuso, reduce dalla sconfitta col Sassuolo e dalla vittoria (poco convincente, per sua stessa ammissione) contro il Rijeka, ha bisogno di un successo, ma anche Mihajlovic necessita di punti: il match del Dall’Ara, insomma, si preannuncia molto interessante, tanto più perché si affrontano due squadre tutt’altro che rinunciatarie. Il Napoli era partito molto forte, poi però sono arrivati alcuni passi falsi che ne hanno minato l’autostima, dando il là a qualche dubbio sulla sua reale consistenza, oltre che sulla sua candidatura scudetto.

Serve una risposta convincente a partire da oggi, su un campo tradizionalmente complicato, e Gattuso proverà a darla affidandosi al solito 4-2-3-1 con Ospina in porta, Hysaj, Manolas, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Fabian Ruiz e Bakayoko a centrocampo, Lozano, Mertens e Insigne sulla trequarti, Osimhen in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Mihajlovic, che risponderà con Skorupski tra i pali, De Silvestri, Danilo, Tomiyasu e Denswil nel reparto arretrato, Schouten e Dominguez in mediana, Orsolini, Soriano e Barrow alle spalle dell’unica punta Palacio. Anche per la Roma si tratta di una domenica importante: la trasferta di Marassi, infatti, ha tutta l’aria delle sliding doors, in grado di proiettare la squadra verso obiettivi inimmaginabili fino a poche settimane fa, oppure di lasciarla nel limbo della zona media del campionato. 

Ma i giallorossi, ancora imbattuti in stagione (lo 0-3 a tavolino di Verona non può essere imputato a tecnico e giocatori, inoltre domani ci sarà il ricorso), hanno tutte le carte per battere il Genoa, apparso tutt’altro che irresistibile in quest’inizio, ed entrare prepotentemente nell’alta classifica. “Per il momento abbiamo fatto bene, ma il passato non è importante se non possiamo costruire il futuro – ha glissato Fonseca -. Il futuro è qui e non mi sembra giusto parlare solo di questo periodo, dobbiamo capire che stiamo intraprendendo un buon cammino, ma bisogna continuare così”. 

Il tecnico, già scottato l’anno scorso da una squadra poco continua, preferisce tenere un basso profilo, anche perché oggi dovrà fare a meno di Dzeko, risultato positivo al Covid. Un’assenza pesantissima, che dovrà però essere colmata nel migliore dei modi da Borja Mayoral, già sbloccatosi giovedì in Europa League e da Mkhitaryan, ancora a secco in campionato. Il 3-4-2-1 giallorosso vedrà Mirante in porta, Mancini, Smalling e Kumbulla in difesa, Bruno Peres, Pellegrini, Veretout e Spinazzola a centrocampo, Pedro e Mkhitaryan sulla trequarti, Mayoral in attacco. Maran tenterà il colpaccio con un 4-3-2-1 con Perin tra i pali, Biraschi, Goldaniga, Masiello e Criscito nel reparto arretrato, Rovella, Badelj e Behrami in mediana, Pandev e Parigini alle spalle dell’unica punta Scamacca.  

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