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Il Milan fa il tris, Sarri alla Juve, Inter su Lukaku, Insigne tiene in ansia il Napoli

Maldini, Boban e Giampaolo alla guida tecnica del Milan – Alla Juve, che punta Manolas, comincia l’era Sarri – L’Inter tratta Lukaku e Barella – Insigne pronto a lasciare Napoli per Parigi

Il Milan fa il tris, Sarri alla Juve, Inter su Lukaku, Insigne tiene in ansia il Napoli

Il Milan batte un colpo. Anzi due, perché la settimana rossonera si è conclusa con due ufficialità attese da tempo, eppure ancora da compiere: Zvonimir Boban e Paolo Maldini guideranno il club rispettivamente come Chief Football Officer e Direttore Tecnico. Una promozione per l’ex capitano, l’anno scorso ombra di Leonardo (a proposito, il suo ritorno al PSG è cosa fatta), un gradito ritorno per il croato, deciso a far valere tutta l’esperienza accumulata nei suoi anni alla Fifa. “Sono molto felice di tornare nel mio amato Milan cercando di dare il mio contributo per riportarlo lì dove deve essere – le sue prime dichiarazioni. – Deve essere un club protagonista e vincente, perché questa è l’unica natura della sua storia”.

A spiegare meglio il suo ruolo è stato Gazidis, alla sua prima vera stagione da amministratore delegato rossonero. “Per le sue caratteristiche, la sua esperienza e le sue capacità, sono certo che contribuirà in modo determinante alla crescita della nostra Area Sportiva e garantirà un valore aggiunto determinante nelle relazioni del nostro Club con le maggiori istituzioni calcistiche”, ha dichiarato l’ex Arsenal, ribadendo che Boban avrà dunque un compito strategico anche fuori dal campo: il lavoro ai fianchi dell’Uefa, del resto, vale tanto quanto i risultati sportivi. Sistemata la società è tempo di passare all’allenatore che, come tutti sanno, sarà Marco Giampaolo: il tecnico ha rescisso ieri il suo contratto con la Sampdoria e a breve verrà annunciato ufficialmente.

Parte così il mercato del Milan, che dopo l’acquisto di Krunic è pronto a entrare davvero nel vivo con Sensi (il Sassuolo vuole Cutrone, se ne sta parlando), Veretout (la Fiorentina chiede 25 milioni, troppi secondo Maldini) e un difensore (continuano i contatti con Lovren del Liverpool, piace anche Mancini dell’Atalanta). Di certo via Aldo Rossi dovrà correre, perché le altre sono già avanti. La Juve, per esempio, pur non avendo ancora annunciato l’allenatore, ha già diverse mosse in cantiere. La lacuna in panchina poi verrà colmata prestissimo, tanto che ormai non ci sono più dubbi su Maurizio Sarri, liberatosi dal Chelsea per 4 milioni e ormai prossimo a firmare un biennale con la Signora. L’indennizzo, seppur più basso dei 6 chiesti inizialmente, soddisfa Marina Granovskaia e dà il via libera al nuovo corso bianconero, pronto ora a partire con il mercato.

Il reparto che necessità maggiori rinforzi è la difesa e Paratici, dopo aver abbandonato la pista De Ligt (andrà al PSG per 90 milioni), ha individuato in Manolas l’uomo giusto. Il greco ha una clausola rescissoria di 36 milioni e la Roma ha bisogno di fare una plusvalenza entro il 30 giugno: la Juve però ha un Higuain in esubero e vista l’imminente partenza di Dzeko verso l’Inter, ecco che è nata l’idea di uno scambio. A raffreddare la pista (complicando peraltro anche la questione Icardi, altro pallino di Paratici) però ci ha pensato il fratello-procuratore del Pipita, con una dichiarazione che lascia pochi margini di manovra. “Con tutto il rispetto per le altre squadre di Serie A, se resta in Italia è solo per la Juventus, è una questione di scelta personale e professionale” ha fatto sapere Nicolas, evidentemente poco attratto dall’ipotesi Roma.

Vedremo quel che succederà, intanto da Porto Ercole rimbalzano le frasi di Rabiot (“la Juve è un grande club, stiamo valutando”) che inseriscono il francese nella lista di top player in mezzo al campo stilata da Paratici: gli altri sono Pogba, Milinkovic-Savic e Zaniolo. Si muove, e molto, anche l’Inter di Marotta, divisa tra la ricerca di plusvalenze da dare in pasto all’Uefa entro il 30 giugno e l’acquisto di giocatori funzionali a Conte. Giovedì Ausilio ha incontrato il procuratore di Lukaku per definire una strategia comune con il Manchester United: la richiesta di 70 milioni infatti va limata con qualche contropartita, peccato però che gli inglesi non gradiscano Perisic e chiedano invece Skriniar, ritenuto invece incedibile da Conte. Diverso il discorso per Icardi: in questo caso è il giocatore a non volerne nemmeno parlare, vista la sua intenzione di lasciare Milano solo per la Juventus.

“Non è il momento di parlarne”, ha tagliato corto Marotta, consapevole però di dover lavorare molto per sbrogliare la matassa. Quasi fatta invece per Barella (Bastoni, Eder e Dimarco le possibili contropartite per il Cagliari, oltre a un lauto conguaglio economico), avanzata la trattativa Lazaro: le distanze tra i 20 milioni chiesti dall’Hertha Berlino e i 17 offerti dall’Inter sono davvero minime. Prosegue a rilento il mercato del Napoli, che dopo la frenata per James Rodriguez (il Real vuole 50 milioni) deve registrare l’assalto del PSG su Insigne. I francesi hanno messo sul piatto 65 milioni, meno dei 100 chiesti da De Laurentiis ma comunque tanti, specialmente se si considera l’ingaggio offerto al giocatore. Che, non a caso, ha dato mandato a Raiola di trattare il rinnovo a 6,5 milioni a stagione, pena puntare i piedi e chiedere la cessione.

Vedremo quel che succederà, di certo però la situazione non piace ad Ancelotti, costretto a guardare le altre che si rinforzano per la seconda estate di fila. Chiusura dedicata alla Roma e al caso Totti: i rumors lo danno pronto a lasciare il ruolo da dirigente per divergenze col presidente Pallotta, nonostante quest’ultimo, almeno pubblicamente, stia cercando di far rientrare il problema. “Senza alcun dubbio ci piacerebbe vedere Francesco come una parte fondamentale del nostro futuro – le parole del presidente. – Forse lui pensa di avere bisogno di un po’ di tempo per pensare al suo futuro e al suo ruolo nel club, cosa che tutti rispettiamo. Se ha bisogno di tempo, noi gli daremo tempo…”. La risposta del Capitano è attesa nelle prossime ore e, stando alle voci che arrivano dalla Capitale, sarà tutt’altro che scontata.  

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