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Il mercato dell’usato in Italia cresce del 72% ed è sempre più online

L’anno scorso il business dell’usato ha raggiunto in Italia i 21 miliardi di euro con un balzo spettacolare rispetto al 2016 – Viaggia soprattutto su piattaforme online molto note al grande pubblico come Subito.it e Kijiji. in cui si trova letteralmente di tutto ma in cui i motori fanno la parte del leone

Il mercato dell’usato in Italia cresce del 72% ed è sempre più online

Un business da 21 miliardi l’anno complessivi, di cui quasi la metà, 9,3 miliardi (con un balzo del 72% dal 2016 al 2017) che arriva dall’online. E’ questo secondo i numeri Doxa il valore del mercato dell’usato in Italia, che ormai viaggia su piattaforme note al grande pubblico come Subito.it o Kijiji, in cui si trova letteralmente di tutto: dal giardinaggio alle barche a vela, dalle mountain bike agli strumenti musicali, e soprattutto ai motori, che sono il pezzo da 90 di un mercato cresciuto di anno in anno dai 18 miliardi del 2014.

I motori valgono da soli 15 miliardi sul totale di 21: dalle macchine agli scooter, persino ai trattori. Anzi, tra le parole più cercate su Subito.it nel 2017 ci sono proprio Vespa, trattore, Bmw, gommone, Smart, Camper, Mercedes, e poi anche cucina, appartamento e divano. Infatti la categoria “casa e persona” è la seconda più gettonata nel mercatino (o per meglio dire mercatone) dell’usato: vale 3,6 miliardi, davanti all’elettronica con 1,3 miliardi.

Le automobili, su Subito.it, vengono vendute ogni 20 secondi, un ritmo che nemmeno smartphone e biciclette (oggetti decisamente più accessibili) riescono a mantenere: o l’una o l’altro vengono venduti una volta al minuto, mentre vanno ancora meglio i divani, acquistati una volta ogni 40 secondi. Le automobili incidono anche parecchio sulla cifra media incassata da chi mette l’oggetto in vendita: poco più 1.000 euro, che diventano 430 senza considerare le compravendite di veicoli a quattro ruote.

La cifra cambia di poco tra vendite online e offline: l’incasso medio è per la precisione di 1.030 euro se si vende online, e di 1.013 euro se si vende offline. Ma che cosa vuol dire così alto del mercato della “seconda mano” e la sua costante crescita sia in valore di transazioni che di utenti? Una cosa certa è che non si tratta di un fattore negativo: non è un’economia “grigia”, parallela a quella ufficiale. Anzi, i numeri di Doxa testimoniano che questo mercato è tanto più sviluppato quanto più alto è il reddito disponibile.

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