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Good banks, Ubi alla stretta finale

Ubi ha perso Il 2,78% in Borsa ed è il peggior titolo bancario del FtseMib: è un segnale che sta entrando nella fase conclusiva la trattativa della banca lombarda per l’acquisto di 3 delle 4 Good banks per le quali, su spinta della Banca d’Italia, ha presentato un’offerta vincolante all’Autorità di risoluzione e cioè Banca Etruria, Banca delle Marche e Cassa di risparmio di Chieti – Il dossier sul tavolo della Bce

Good banks, Ubi alla stretta finale

Non si concluderà entro la scadenza del 30 settembre, ma la cessione delle Good banks, che oggi è stata al centro di una riunione del Supervisory board della Bce, ha buone probabilità di andare in porto in tempi supplementari molto brevi.

Il fatto che il titolo di Ubi abbia oggi perso a Piazza Affari il 2,78% a 1,995 euro e sia risultato il peggiore dei bancari sul Ftse Mib è la spia che il negoziato tra l’istituto lombardo e la Banca d’Italia (accompagnata dal presidente delle banche in risoluzione, Roberto Nicastro) per la compravendita di tre delle quattro Good banks è ormai alla stretta finale. 

La banca guidata da Victor Massiah ha in effetti presentato all’Autorità di risoluzione un’offerta globale per l’acquisto di Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti inducendo sia Bper (che era interessata a Banca Etruria) che la Popolare di Bari (che aveva trasmesso un’offerta non vincolante per CariChieti) a restare in stand by.

D’altro lato il prudentissimo Massiah aveva ammesso nei giorni scorsi che nello shopping delle Good banks il suo istituto qualcosa avrebbe fatto purché l’acquisizione servisse a creare valore. Da questo punto di vista sarà essenziale capire come il negoziato risolverà il nodo degli Npl accumulati dalle tre banche risanate nel corso del 2016 e l’altro nodo relativo al fabbisogno di personale. 

Comprando la Banca delle Marche, Ubi dovrà risolvere però un problema aggiuntivo di Antitrust, essendo già presente da anni nella Regione con la Popolare di Ancona, dove nel frattempo si è spostato il quartier generale del gruppo Ubi per il Mezzogiorno. L’Ad dovrà perciò evitare sovrapposizioni e probabilmente vendere asset e sportelli nelle Marche per rispettare i parametri di mercato fissati dall’Antitrust in sintonia con Bankitalia. 

Se l’operazione Ubi, su cui si è esercitata la moral suasion di via Nazionale, andrà in porto, solo Carife tra le quattro Good banks resterà provvisoriamente invenduta, ma il presidente Nicastro potrà ben dire di aver completato la sua mission in tempi da record. 

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