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Golden rule per gli investimenti: si muove la Commissione europea

In una lettera indirizzata ai ministri economici e ai parlamentari europei, Olli Rehn approva la concessione di deviazioni temporanee dall’obiettivo di medio termine, cioè dal pareggio di bilancio strutturale, in caso di spese d’investimento cofinanziate dall’Unione, ma il tetto del 3% per il deficit rimane.

Golden rule per gli investimenti: si muove la Commissione europea

La penalizzazione dell’investimento produttivo provocata dalle politiche di consolidamento fiscale e la maturata consapevolezza del circolo vizioso che si origina dai tagli indiscriminati alla spesa pubblica, che tendono a prolungare nel tempo le crisi debitorie, sono alla base della nuova iniziativa della Commissione europea.

In una lettera inviata dal vice-presidente della Commissione Olli Rehn ai Ministri dell’Economia e delle Finanze e ai parlamentari europei vengono presentate le modalità con cui inserire una clausola di investimento nell’ambito delle valutazioni previste dall’art. 5(1) del Regolamento 1466/97, inerente il “braccio preventivo” del Patto di Stabilità e Crescita (che riguarda chi è sotto il 3% di deficit e quindi fuori da una procedura di infrazione), conservando il pieno rispetto dell’architettura di monitoraggio fiscale dell’Unione.

La Commissione propone quindi di permettere deviazioni temporanee del sentiero di deficit strutturale dall’obiettivo di medio termine (Medium-Term Objective, cioè il pareggio di bilancio) sotto specifici presupposti:
– la crescita economica dello Stato Membro rimanga negativa o sensibilmente al di sotto del livello potenziale.
– la deviazione non deve condurre allo sforamento del tetto massimo del 3% previsto per il rapporto deficit su Pil, e le regole sul debito pubblico siano ugualmente adempiute.
– la deviazione concessa riguardi piani di spesa collegati a progetti cofinanziati dalla stessa Unione Europea, tramite le “Politiche Strutturali e di Coesione” o il piano di “Networks transeuropeo” (Ten) e di connessione (Cef, Connetting Europe Facility), purché abbiano un effetto positivo, diretto e verificabile sul bilancio pubblico nel lungo periodo.

La lettera specifica che questa possibilità è intimamente legata alla situazione corrente di eccezionale difficoltà, e che nel momento in cui le condizioni su cui si regge non sono più attuali, prospettandosi un ritorno alla crescita per il Paese Membro, si dovrebbe agire in modo tale da assicurare il raggiungimento degli obiettivi dell’Mto nei tempi stabiliti.

Gli elementi sopra esposti saranno applicati per la prima volta nella valutazione del budget di bilancio pubblico per il 2014 e nello stato di finanza pubblica del 2013 e saranno soggetti a revisione annualmente.

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