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Gli auguri di Mattarella: “La sicurezza nasce da rispetto e convivenza”

Il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica ha toccato tutti i temi caldi: dal lavoro che manca, al debito pubblico che ipoteca il futuro dei giovani. Mattarella ha criticato la “tassa sulla bontà”, ha ricordato Antonio Megalizzi. Ha esortato a un confronto vero sulla legge di Bilancio. Basta insulti e intolleranza – VIDEO e Testo integrale

Gli auguri di Mattarella: “La sicurezza nasce da rispetto e convivenza”

“La sicurezza parte da una società in cui tutti si sentano rispettati. La vera sicurezza si ottiene garantendo i valori positivi della convivenza”. Basta dunque con«l’astio, l’insulto, l’intolleranza, che creano ostilità e timore». E ancora, “si superano i conflitti sostenendosi gli uni con gli altri”. E’ con un forte richiamo ai valori dell’Italia migliore, quella che si impegna, che valorizza le professionalità e che manifesta senza paura i propri buoni sentimenti che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatti gli auguri ai 60 milioni di cittadini italiani ma anche ai 5 milioni di immigrati stranieri che “lavorano, studiano, fanno sport in Italia”.

Un augurio pronunciato a reti unificate, senza lungaggini, piuttosto beve nell’insieme, nel corso del quale il Presidente ha toccato tutti i punti “caldi” della situazione sociale e politica italiana. Dall’approvazione senza adeguata discussione della Legge di Bilancio, al pericolo scampato della procedura d’infrazione europea, al ricordo di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista italiano assassinato durante l’attentato di Strasburgo.

Sergio Mattarella ha ricordato lui, che credeva nell’ideale europeo, così come la  novantenne signora Anna che, anziana e sola, si è rivolta ai Carabinieri per chiedere compagnia e l’ha ottenuta. Ha ricordato i ragazzi del Centro autistico di Verona che gli hanno donato un quadro. E ha celebrato le associazioni no profit, il Terzo settore che sostiene le persone in difficoltà e ha stigmatizzato la “tassa sulla bontà”, cioè il raddoppio dell’Ires introdotto con la nuova manovra 2019, anche se il governo ha promesso di riverderla. E in materia di legge di Bilancio ha detto chiaro e tondo che il lavoro manca e che “l’alto debito pubblico ipoteca il futuro dei giovani”. La conclusione è che “il rapporto con gli altri non è un limite ma dà senso alla vita”. 

 

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Ma vediamo passo per passo i momenti più significativi del messaggio di fine anno del Capo dello Stato.

LA SICUREZZA, LE MAFIE, LA LOTTA AL DEGRADO

“La sicurezza parte da una società in cui tutti si sentano riapettati”, dice Mattarella. E “la vera sicurezza è garantita dai valori positivi della convivenza”. E’ anche il lavoro a garantire sicurezza e la serenità per i pensionati che invece, è sottinteso, si sentono messi in pericolo dai tagli alle pensioni imposti dalla manovra 2019. “I conflitti si superano sostenendosi l’un l’altro”. e l’amicizia è “una strada per la felicità”.

L’IMPEGNO PER LA SOLIDARIETA’

“Non dobbiamo avere paura di manifestare i buoni sentimenti”. afferma il Presidente che ha voluto espressamente ricordare “chi dona conforto e serenità. I tanti volontari, l’Italia che ricuce e dà fiducia”. E qui la stoccata alla delegittimazione del no-profit. “Il Terzo settore è una rete preziosa di solidarietà e merita maggiore sostegno. Vanno evitate tasse sulla bontà”.

Il modello dell’Italia, aggiunge Mattarella, non è e non sarà mai quello degli Ultrà, estremisti faziosi”.

I PROBLEMI SI AFFRONTANO CON SERIETA’

“Esortare a una convivenza più serena non significa chiudere gli occhi sui problemi che ci sono”, ma per risolvere i problemi occorre andare loro incontro “con parole di verità”. E’ vero che la mancanza di lavoro è intollerabile ed è altrettanto vero che l’alto debito pubblico ipoteca il futuro delle nuove generazioni. “Non ci sono ricette miracolistiche ma solo il lavoro approfondito e tenace, con competenza, consente di raggiungere risultati nel tempo”.

LO STATO SOCIALE VA PRESERVATO

Mattarella ha sostenuto che lo Stato sociale basato sulla tutela della salute, sulla scuola, la previdenza è il modello positivo che l’Italia deve preservare.

“Ho firmato la Legge di Bilancio – ha ricordato il Presidente – a poche ore dalla fine dell’anno e dell’esercizio provvisorio. E’ positivo che si sia evitata la procedura d’infrazione da parte dell’Europa. Ma non c’è stato adeguato confronto in Parlamento” . E, dopo le tensioni che ne sono scaturite, è “altamente auspicabile” che le forze politiche assicurino in futuro condizioni di adeguato confronto”.

Per approfondire, ecco il testo integrale del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica

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