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Giulio Sapelli: “Dove va il mondo?”

IL NUOVO LIBRO DI SAPELLI – Scenari preoccupanti per l’Italia e per l’Europa, che non riescono a uscire dalla stagnazione e che, a differenza degli Usa orientati a diventare indipendenti nel settore energetico, dipenderanno dal petrolio e dal gas arabi e africani – L’Italia dovrebbe promuovere un’Europa diversa che valorizzi interessi e risorse strategiche.

Giulio Sapelli: “Dove va il mondo?”

“Nuovi scenari si spalancano aperti dalle primavere arabe, dallo “shale gas”, dall’accordo fra Asia e America del Sud. Mentre l’Europa si perde nella sua stagnazione più che nella sua depressione, la Russia appare sempre più isolata, la Cina potente e aggressiva, gli antipodi più lontani.” Lo scrive Giulio Sapelli, celebre storico dell’economia e docente dell’Università Statale di Milano, nel suo nuovo libro “Dove va il mondo? – Per una storia mondiale del presente” dell’editore Guerini. 

“La vecchia convergenza di crescita che ha garantito lavoro, commercio, stili di vita è finita: la faglia fra i continenti si allarga, con il disimpegno degli USA dalle aree transatlantiche a favore di quelle transpacifiche. Nella nuova geostrategia mondiale, la sfida decisiva -scrive Sapelli – resta pur sempre l’approvvigionamento energetico, ma lo sviluppo dello “shale, oil and gas” lima l’interesse usa per il Golfo e apre pericolosi vuoti di potere.

Per questo, mentre le rivolte arabe mettono in crisi l’assetto europeo, soltanto l’integrazione della Russia può por rimedio al caos. E della Russia ha bisogno economicamente e diplomaticamente soprattutto l’Italia, che avanza verso il baratro pagando un dazio eccessivo a un asse nord-teutonico”.

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