Condividi

Giù le mani dal Trap, “porca puttana!”

L’ex ct della Nazionale ha colpito ancora, con una gaffe delle sue: durante l’amichevole Germania-Italia dell’altra sera si è fatto scappare in diretta tv “porca puttana” e “orcozio” – Ma è davvero il caso di crocifiggerlo?

Giù le mani dal Trap, “porca puttana!”

Dallo “Strunz” del 1998 al “porca puttana” e “orcozzio” dell’altra sera durante l’amichevole Germania-Italia: il Trap colpisce ancora, a suon di gaffe e strafalcioni. Mancano pochi minuti alla fine del match di Monaco di Baviera, con gli azzurri che soccombono 4-1, la palla arriva a Okaka che però si impappina e sbaglia il passaggio. Così mentre il telecronista Alberto Rimedio si limita alla cronaca (“passaggio in profondità di Okaka… intervento di Mustafi”), ecco che l’ex ct in sottofondo si lascia andare a un più espressivo “dai dai prima…no…porca putt..”. Un commento appassionato che già nel primo tempo aveva “battezzato” Thiago Motta, a cui avevano appena portato via la palla, con un altro eloquente “attento…attento…orcozzio”.

“Frasi che mi sono scappate, cosa devo dire? Se volete me ne vado, ma non chiedo scusa”. Giovanni Trapattoni, ex allenatore proprio della Nazionale italiana ma anche di Juventus, Inter, Bayern Monaco, solo per citare le squadre con cui ha vinto di più, rivendica l’attenuante del trasporto emotivo: “Fa parte di me”. E a chi gli fa notare che “orcozio” è quasi una bestemmia, risponde così in un’intervista a La Repubblica: “Eh no, quella è un’esclamazione da sempre mia, un modo di dire popolare dalle mie parti. Io sono cattolico praticante, ho una sorella suora e ho portato in panchina l’ampolla con l’acqua benedetta: vi pare che mi metto a tirar giù bestemmie?”.

Il Trap ha anche citato un simpatico aneddoto: “Quando sono arrivato a casa, mia moglie mi ha chiesto: ‘Giovanni, ma cosa hai detto?’. E io: ‘Perché, che cosa ho fatto?’. ‘Ho registrato tutto, riguardati un po’. Per adesso però lo confesso: non mi sono ancora riguardato, lo farò stasera”. Insomma il 77enne di Cusano Milanino non molla: è nel calcio dal 1957, quando esordì con la maglia del Milan, con la quale giocò 274 partite vincendo Coppe internazionali e scudetti. Da allora una carriera da vecchio leone anche in panchina: il Trap è così, senza fronzoli.

Commenta