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Ghizzoni, Unicredit: le banche europee supereranno gli stress test

Per l’amministratore delegato di Unicredit gli stress test in programma non saranno un problema – Gli istituti però non saranno più in grado di erogare credito come in passato, causa nuove regole su capitale, liquidità e leverage imposte da Basilea3 – Unicredit non è interessata a Commerzbank – Ma a Milano il titolo perde quasi il 3%

Ghizzoni, Unicredit: le banche europee supereranno gli stress test

Gli istituti di credito del Vecchio Continente ce la faranno. Parola di Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit. Il numero uno di Piazza Cordusio si riferisce agli stress test in programma in vista della vigilanza unica da parte della Banca centrale europea.

Ghizzoni pensa che “il settore bancario europeo svolgerà un ruolo fondamentale nel sostenere la nostra economia”, anche se “non sarà più in grado di fornire credito con la stessa intensità del passato” a causa delle nuove regole su capitale, liquidità e leverage imposte da Basilea3.

L’Europa, a causa della crisi ma anche dei cambiamenti macroeconomici, “sta perdendo peso su scala globale e questo avrà conseguenze anche sul business bancario, commenta l’ad di Unicredit. “Di fronte alla crescita dei mercati emergenti – ha continuato – ci sono rischi di un consolidamento e anche di acquisizioni da parte di gruppi bancari in questi Paesi”. Ghizzoni ha ricordato come, secondo le ultime proiezioni, l’Asia supererà l’Unione Europea nel 2025 come partner commerciale mondiale con una quota sugli scambi internazionali del 12% contro il 14% del 2012 e il 16% del 2003 mentre l’Asia salirà al 31% contro il 22% del 2012 e il 18% del 2003.

Ghizzoni si è espresso anche su Unicredit. Alla domanda se l’istituto fosse interessato a comprare Commerzbank, ha risposto con un secco no. Intanto, a Piazza Affari il titolo perde quasi il 3%.

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