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Generali migliora il risultato operativo ma il dividendo slitta

La seconda tranche del dividendo 2019 sarà pagata nel 2021 perchè la compagnia guidata da Donnet si atterrà scrupolosamente alle direttive dell’Ivass che escluse soluzioni differenziate caso per caso sulla distribuzione delle cedole

Generali migliora il risultato operativo ma il dividendo slitta

Conti positivi per Generali nei primi nove mesi del 2020: nonostante gli impatti del Covid-19 (quantificati in 125 milioni), il risultato operativo è stato in aumento a 4 miliardi (+2,3%) “per effetto dello sviluppo dei segmenti Danni e Asset Management”. Meno bene l’utile netto del gruppo (1,297 miliardi, -40%), penalizzato però da 310 milioni di svalutazioni nette su investimenti derivanti dall’andamento dei mercati finanziari, da 183 milioni per la conclusione dell’arbitrato sulla cessione di BSI” e per altri oneri da 173 milioni (tra cui il Fondo Straordinario Internazionale per l’emergenza da pandemia e liability management). Al netto di questi fattori, l’utile si attesterebbe a 1,629 miliardi (-13%).

Migliora in compenso il Combined Ratio a 89,7% (-2,8 punti percentuale) mentre i premi lordi complessivi si attestano a 52 miliardi (+0,3%), con una raccolta Danni definita in una nota “resiliente” e un positivo andamento del segmento Vita (+0,4%). La Solvency si rafforza al 203% (in aumento di nove punti sul 2020). Per quanto riguarda la guidance, il gruppo Generali prevede che il proprio risultato operativo continui a essere resiliente, sebbene in probabile flessione rispetto al 2019. Considerato l’impatto negativo derivante dai mercati finanziari e da alcuni oneri non ricorrenti registrato nei primi nove mesi dell’anno, è atteso un risultato netto del 2020 in calo rispetto al 2019.

Sul fronte dividendi, Generali ha confermato il piano al 2021 sulla politica delle cedole: il Consiglio di Amministrazione ha esaminato le condizioni per la distribuzione della seconda tranche del dividendo 2019 approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2020, pari a 0,46 euro per azione, pagabile entro la fine dell’anno previa verifica consiliare. Non se ne farà però nulla, visto che il board di Generali “ha preso atto della lettera ricevuta dall’IVASS il 10 novembre 2020, in cui l’Autorità di Vigilanza ha rappresentato alla società che l’applicazione della raccomandazione fatta dal Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (ESRB) a giugno 2020 ed ancora vigente in merito alla distribuzione di dividendi ha carattere generale e non contempla una valutazione caso per caso ritenendo pertanto il Gruppo impegnato a non procedere al pagamento della seconda tranche”.

Il Consiglio ha quindi deliberato di attenersi alle attuali richieste dell’Autorità di Vigilanza e conseguentemente di non procedere per ora all’erogazione della seconda tranche del dividendo 2019 entro fine anno. “I risultati dei primi nove mesi – ha commentato il CFO di Generali, Cristiano Borean -, in particolare l’eccellenza dei margini tecnici a supporto del risultato operativo e l’ottima solidità patrimoniale, continuano a dimostrare la resilienza di Generali. In uno scenario ancora caratterizzato dalle pesanti ricadute macroeconomiche e finanziarie determinate dal perdurare della pandemia, il gruppo conferma i suoi punti di forza basati su una posizione di leadership in Europa e un modello di business prevalentemente retail, flessibile e diversificato. Generali ha inoltre continuato a essere un autentico Partner di Vita per i propri clienti, grazie a iniziative specifiche di aiuto e assistenza, e a supportare le comunità nei principali paesi dove opera, anche attraverso il Fondo Straordinario Internazionale per il Covid-19″.

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