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Generali, Greco: “L’uscita non c’entra con i target societari”

L’Ad uscente, che dal 1° maggio passerà a Zurich, ha detto che il suo addio al Leone “non ha nulla a che vedere con gli obiettivi finanziari della società, o con la fiducia di poterli raggiungere” – Per la successione favoriti Minali e Donnet – Cda forse già venerdì 29 – Titolo in calo in Borsa.

Generali, Greco: “L’uscita non c’entra con i target societari”

L’addio di Mario Greco a Generali, confermato ieri sera dalla compagnia assicurativa, “non ha nulla a che vedere con i target, gli obiettivi finanziari della società, o con la fiducia di poterli raggiungere”. A spiegarlo è lo stesso amministratore delegato uscente del Leone, che dal 1° maggio sarà Ceo di Zurich, in una conference call con gli analisti finanziari: “Non ci sono mai state incertezze sulle strategie della società – ha chiarito Greco -, che sono state supportate dal Cda e dagli azionisti”.

Greco, che pure ha accennato alla distanza di vedute con i soci sul suo ruolo in azienda emersa nel corso delle trattative sul rinnovo del mandato, ha rivendicato nella breve conversazione con gli analisti finanziari di aver ripristinato durante il periodo alla guida della compagnia il capitale dell’azienda, la sua posizione finanziaria e di aver pienamente completato il programma di turnaround, segnalando comunque che nel futuro della società molto possa ancora venir raggiunto. Quanto alle frizioni sul rinnovo del proprio mandato, ha chiarito il manager, non hanno avuto nulla a che fare sulla creazione di valore nella compagnia e non ci sono state discussioni sulla possibile creazione di valore. Greco ha detto che “anche guardando indietro supporterei tutte le decisioni che sono state prese nelle Generali”. Una nota del gruppo ha tenuto a precisare che “non c’è stato nessun contrasto specifico né conflitto con gli azionisti, che anzi hanno sostenuto la strategia e la sua esecuzione”. Greco ha inoltre riferito che i risultati finanziari a fine 2015 “saranno buoni e in linea con i target finanziari al 2018 che prevedono dividendi totali superiori ai 5 miliardi di euro, un flusso di cassa netto cumulativo di oltre  miliardi e ulteriori risparmi di costo cumulativi per 500 milioni, per un totale di 1,5 miliardi nell’arco temporale 2012-2018”.

Alla conference call ha partecipato anche il CFO Alberto Minali, indicato da molti come il possibile sostituto di Mario Greco (in lizza c’è anche l’ad di Generali Italia, Philippe Donnet). A questo proposito sembra che Generali voglia anticipare il prossimo cda a venerdì 29 gennaio (dopodomani): lo si apprende da fonti degli ambienti finanziari, al momento non confermate dalla società triestina.

Generali, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe l’obiettivo di scegliere il nuovo Ceo al posto di Mario Greco entro metà febbraio, anche se in teoria il mandato dell’amministratore delegato uscente ha la sua scadenza naturale il prossimo 28 aprile. Ma molto probabilmente il rapporto si scioglierà ben prima.

Intanto il titolo Generali soffre anche oggi a Piazza Affari: quando manca meno di un’ora alla chiusura della seduta di Borsa, perde l’1,77%, restando sotto i 14 euro a 13,90 per azione. 

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