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Ge investe 600 milioni di dollari sul polo di Firenze

Firmato il protocollo d’intesa con il governo per il progetto Galileo. Porterà all’assunzione di 500 ingegneri per lo sviluppo di turbine a gas e compressori. L’obiettivo è di aumentare del 50% la produzione attuale, con una crescita del fatturato di 1,7 miliardi di dollari in cinque anni. Guidi:”Sugli esuberi di Sesto S: Giovanni tavolo separato”

Ge investe 600 milioni di dollari sul polo di Firenze

General Electric investirà in Italia 600 milioni di dollari in 5 anni per il progetto Galileo. Il protocollo d’intesa è stato firmato oggi, domenica, dopo un incontro un incontro in prefetura tra il premier Renzi e il Ceo di GE Jeff Immelt. L’annuncio è arrivto nel pomeriggio a Palazzo Strozzi, sede della Regione, dove era presente il governatore Rossi con il ministro dello Sviluppo Guidi e tutto lo stato maggiore di Ge. Oltre a Immelt, il Presidente e AD di GE Italia Sandro De Poli, il Presidente e AD di GE Oil & Gas Lorenzo Simonelli e del Presidente di Nuovo Pignone Massimo Messeri.

L’investimento annunciato oggi, vedrà GE Oil & Gas-Nuovo Pignone impegnata nei prossimi cinque anni nella realizzazione in Toscana di un centro di eccellenza globale nel settore dell’oil & gas chiarisce un comunicato del gruppo americano –  che impegnerà 500 figure altamente qualificate, sia GE che appartenenti al mondo accademico, della ricerca e delle PMI. L’obiettivo è non solo aumentare del 50% gli attuali volumi produttivi in Italia e incrementare il fatturato di 1,7 miliardi di dollari in 5 anni, ma anche, con il sostegno del Governo e di Regione Toscana, formare una nuova generazione di ingegneri specializzati nella progettazione di tecnologie d’avanguardia e nell’ndustrializzazione territoriale. Il tutto con benefici concreti in termini di innovazione e produttività sia per il mondo della ricerca, che per le realtà imprenditoriali locali.

Il programma, chiamato Galileo, prevede lo sviluppo di turbomacchine (turbine a gas e compressori centrifughi) con una potenza compresa dai 5 ai 65 MW e di tecnologie innovative di digitalizzazione per l’intero ciclo di vita dei prodotti, per ottimizzarne le prestazioni e la vita operativa.

Gli investimenti saranno supportati dall’adozione di nuove tecnologie digitali per la velocizzazione dei processi e il miglioramento delle prestazioni, in linea con la trasformazione Digital Industrial intrapresa da GE a livello globale e in pieno accordo con l’impegno promosso dal Governo italiano per favorire la trasformazione digitale del nostro Paese.

Già nelle scorse settimane, Avio Aero, business di GE Aviation, aveva siglato un protocollo d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, che prospetta 200 milioni di euro di investimenti nell’arco di quattro anni nelle regioni Piemonte, Campania e Puglia, dove Avio Aero ha i principali insediamenti produttivi e impiega circa 4.000 persone.

«Una bellissima notizia – ha commentato Guidi – impensabile soltanto due anni fa quando arrivai al governo con un Paese completamente diverso e in difficoltà ad attrarre investimenti e quella era la nostra più grande preoccupazione. Abbiamo capovolto la situazione economica». 

Anche la Fim-Cisl, con il segretario generale Bentivogli, ha salutato positivamente l’accordo chiedendo però al governo di fare pressione sul gruppo Usa perché ritiri gli annunciati 236 tagli di personale a Sesto S. Giovanni.“Quello sarà un altro tavolo  – ha risposto il ministro Guidi – che noi seguiremo, sono fiduciosa che riusciremo anche in questo caso a trovare una soluzione soprattutto per quello che riguarda l’impatto occupazionale»

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