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Fusione Bper-Banco Bpm: Unipol apre e rilancia il risiko

Il Ceo della holding assicurativa, che è azionista di maggioranza di Bper entra in campo e spinge il progetto – “Nascerebbe un gruppo da 300 miliardi di attivi con quote di mercato importanti” – Positiva la risposta dell’Ad di Banco Bpm, Castagna: “Sì alle aggregazioni che portano valore agli azionisti”

Fusione Bper-Banco Bpm: Unipol apre e rilancia il risiko

Unipol, primo azionista di Bper, fa irruzione sulla scena del risiko bancario. In un’intervista al Sole 24 Ore il Ceo della holding assicurativa, Carlo Cimbri, ha detto che “l’idea di creazione del terzo gruppo bancario italiano attraverso l’aggregazione tra Banco Bpm e Bper è affascinante sia sotto il profilo industriale sia perché si tratterebbe di un grande progetto italiano”. Per il momento, comunque, “Bper ha un programma definito ed è impegnata nell’acquisizione delle filiali Ubi a completamento dell’operazione avviata lo scorso febbraio”, ha aggiunto il manager.

La valutazione positiva di Cimbri si basa sui numeri della possibile fusione: “Verrebbe a consolidarsi il settore bancario con un gruppo da 300 miliardi di attivi, prevalentemente nel Nord Italia, con quote di mercato importanti nelle regioni più produttive del Paese ed economie di scala estremamente rilevanti”.

Ora, però, bisogna capire quale sarà la prossima mossa: “I media riportano che in questo periodo Banco Bpm sta definendo le proprie strategie – ha detto ancora Cimbri – Qualora dimostrasse prioritario interesse verso questa ipotesi, penso che Bper non potrebbe che approfondirla con grande attenzione”, perché “un progetto che creasse valore e fosse coerente con gli interessi degli azionisti raccoglierebbe il consenso degli stessi e del mercato”.

Immediata e positiva la risposta a Cimbri dell’Ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, che si è detto favorevole alle aggregazioni che creano valore per gli azionisti.

Fino a poche settimane fa, Banco Bpm sembrava avviata verso una fusione con Credit Agricole Italia, ma, secondo indiscrezioni, la pista si sarebbe raffreddata per il rischio di un eccessivo peso francese nell’azionariato post-operazione.

Intanto, le parole di Cimbri hanno avuto un inevitabile effetto in Borsa, non solo sull’andamento del titolo Unipol (+2,44% a metà mattina, a 3,95 euro), ma anche su quelli di Banco Bpm (+3,88%, a 1,943 euro) e di Bper (+3,3%, a 1,4725 euro). Tra gli altri titoli del credito, Banca Mediolanum guadagna l’1,15%, Mediobanca il 2,04%, Unicredit l’1,25% e Intesa Sanpaolo l’1,13%.

Negli stessi minuti, il Ftse Mib viaggia in positivo dello 0,85%.

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