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Fondazione Ismu: la crisi ferma i flussi migratori verso l’Italia

Il Rapporto nazionale sulle migrazioni 2012 della Fondazione Ismu segnala l’arrestarsi dei flussi migratori verso l’Italia, che a inizio 2012 fanno segnare un aumento di sole 27mila unità rispetto all’anno precedente: +0,5% – La ragione principale è il perdurare della crisi nel nostro Paese.

Fondazione Ismu: la crisi ferma i flussi migratori verso l’Italia

Il perdurare della crisi che ha investito l’Italia ferma i flussi migratori verso l’Italia. E’ questo il principale risultato del XVIII Rapporto nazionale sulle migrazioni 2012, elaborato dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) e presentato nella giornata di ieri in un convegno moderato dalla giornalista Francesca Padula de Il Sole 24 Ore.

L’Ismu, infatti, segnala la crescita zero della presenza straniera nel nostro Paese, al primo di gennaio del 2012, con un aumento di sole 27mila unità rispetto all’anno precedente, pari ad una percentuale dello 0,5%. Una cifra che rappresenta un vero e proprio crollo rispetto agli anni precedenti (in special modo nel biennio 2008-2009), quando si contavano aumenti annui di 500mila unità. La quantità totale degli immigrati presenti in Italia, dunque, si attesta ora a 5 milioni e 430mila di persone, contro i 5milioni 403mila di inizio 2011.

La ragione principale di questo rallentamento risiede, come detto, nel perdurare della crisi economica italiana ed europea. Alla realtà della logica diminuzione delle emigrazioni verso l’Italia, in special modo quelle per motivi di lavoro, fa da contraltare l’aumento dei flussi in uscita dei cittadini italiani: a tutto il 2011, infatti, gli italiani emigrati all’estero sono stati ben 50mila, in crescita del 9% rispetto all’anno precedente, che si uniscono a un contingente che ormai conta più di 4,2 milioni di connazionali all’estero.

La nazionalità più numerosa, tra gli immigrati regolari presenti sul suolo italiano, sono quella rumena, che supera il milione di unità, seguita da quella marocchina e dall’albanese. Diminuisce il conto degli irregolari (-26% a 326mila unità), mentre aumenta di mezzo punto percentuale il tasso di disoccupazione tra gli stranieri.
 
Aumentano i minori extracomunitari che passano dal 21,5% al 23,9%. Cresce, soprattutto, in maniera costante la presenza dei minori nati nel nostro paese che è arrivato intorno ai 500mila, e che contribuirà ad aumentare ancora di più, nonostante il forte rallentamento dei flussi, la presenza di stranieri sul suolo italiano tra il 2012 e il 2041, e la loro incidenza sulla popolazione, che salirebbe a una percentuale del 18%, grazie a un aumento stimato di 6 milioni di unità. 

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