Condividi

Firenze celebra Violet Trefusis con mostre e reading

E’ in corso questa settimana la mostra “Violet Trefusis a Firenze”, un evento patrocinato dal Comune e ospitato al primo piano del Palazzo di St. Mark’s – Alla scrittrice londinese, legatissima alla città del Giglio, sono dedicati anche reading, concerti e passeggiate tematiche.

Firenze celebra Violet Trefusis con mostre e reading

“Violet Trefusis a Firenze” è un evento patrocinato dal Comune di Firenze che celebra la vita e l’opera della scrittrice londinese scomparsa nel capoluogo toscano nel 1972, dopo avervi vissuto per molti anni e dopo essersi legata alla città con umiltà ed empatia: “Mi piacciono i fiorentini per mille ragioni: l’intransigenza, il rispetto di certe tradizioni, il sarcasmo, il piacere della vita e la abilità nell’artigianato.”

Lo spirito dell’evento dedicato a Violet Trefusis a cura di Tiziana Masucci (biografa e curatrice della scrittrice) non è quello di una commemorazione bensì un ritratto vivo, brioso e coinvolgente. Dall’atmosfera cosmopolita della mostra ai concerti. Dalle passeggiate tematiche – in città e a Bellosguardo – ricche di aneddoti e curiosità- al reading italo-inglese I Papagalli sull’Arno, passando per la commedia musicale Hello Violet!.

La mostra “Violet Trefusis a Firenze” è stata inaugurata il 21 Aprile alle 17:30 in via Maggio 18, al primo piano del Palazzo di St Mark’s, e rimarrà aperta dal 22 Aprile al 4 Maggio, dalle ore 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:00, mentre lo spettacolo Hello Violet! (22 Aprile ore 20:30) e i concerti (24-26-28 Aprile ore 21:15) si terranno nella Chiesa di St Mark in via Maggio 16. Il reading anglo-italiano I Papagalli sull’Arno (26 Aprile, ore 17) avrà luogo, invece, al British Institute of Florence a Lungarno Guicciardini, 9.

Nata a Londra nel 1894, ma vissuta lungamente tra Parigi e Firenze, Violet Trefusis, scrittrice, poetessa e mecenate, fu una figura di spicco della scena culturale europea. Nel 1960 fu Commendatore della Repubblica Italiana “per meriti letterari e per l’attaccamento dimostrato al nostro Paese”. Dopo la sua scomparsa, lasciò 5 milioni di lire al comune di Firenze per i poveri della città.

Commenta