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Fininvest, dividendo di 100 milioni ai figli di Berlusconi. Cda confermato in blocco, l’utile 2022 cala a 200 milioni

L’assemblea ha approvato il bilancio 2022, il primo dopo la scomparsa di Berlusconi – Sale l’attesa per il testamento che dovrebbe essere aperto la prossima settimana

Fininvest, dividendo di 100 milioni ai figli di Berlusconi. Cda confermato in blocco, l’utile 2022 cala a 200 milioni

L’assemblea degli azionisti di Fininvest, riunita per la prima volta dopo la morte di fondatore Silvio Berlusconi, ha approvato i conti dell’esercizio 2022, chiuso con un utile di 200,2 milioni a fronte dei 360,2 milioni dell’anno precedente, e confermato in blocco il cda uscente che ha sua volta ha successivamente confermato le deleghe all’amministratore delegato Danilo Pellegrino.

L’assise ha inoltre dato il via libera alla distribuzione di un dividendo di 100 milioni di euro, in calo rispetto ai 150 milioni dell’anno precedente, che andrà ai figli di Silvio Berlusconi.

Il 2022 di Fininvest

Per la holding della famiglia il 2022 si è chiuso con un utile netto di 200,2 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 360,2 milioni dell’anno precedente. La flessione “rispetto agli straordinari risultati del 2021”, spiega una nota di Fininvest, “è in parte riconducibile al venir meno di componenti positive non ricorrenti contabilizzate nel precedente esercizio (effetti del buon andamento dei mercati finanziari e la plusvalenza dalla cessione di Towertel da parte di Ei Towers)”.

Lo scorso anno i ricavi consolidati si sono attestati a 3,8 miliardi, in linea con il 2021, mentre il margine operativo lordo è sceso dai 921,6 milioni del 2021 a 860,1 milioni. Il risultato operativo è stato pari a 248,4 milioni (da 373,8). “Nel 2022 le aziende del gruppo Fininvest hanno saputo ottenere risultati di grande soddisfazione, pur in un contesto macroeconomico gravato da pesanti incertezze – sottolinea il comunicato -. Tutte le società hanno conservato la propria leadership nei rispettivi mercati di riferimento, mantenendo solida e invariata la strategia di lungo periodo”. 

“Dopo gli eccezionali risultati dell’esercizio 2021, caratterizzati da alcune significative componenti straordinarie e da un quadro economico-finanziario in forte ripresa dalla crisi per il Covid 19 – conclude -, i risultati del 2022 dimostrano la solida tenuta delle societa’ del gruppo e si attestano sui livelli pre-pandemici”.

Andando avanti coi numeri: l’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 dicembre 2022 è stato pari a 1,07 miliardi in aumento 962,1 milioni di fine 2021, mentre la posizione finanziaria netta totale, “ovvero dopo l’applicazione dell’Ifrs 16”, è stata pari a 1,23 miliardi. Nel 2022 il gruppo Fininvest “ha effettuato investimenti per 563,2 milioni (760,2 milioni nel 2021)”. Il patrimonio netto consolidato totale ammonta a 4,55 miliardi.

Fininvest: dividendo di 100 milioni ai Berlusconi

Fininvest ha staccato un assegno da 100 milioni ai propri azionisti, vale a dire alle holding della famiglia Berlusconi. Lo scorso anno, l’ammontare del dividendo era stato pari a 150 milioni. Ricordiamo che Silvio Berlusconi possedeva il 61% delle quote di Fininvest, suddiviso tra la Holding italiana prima (con il 17,15% del capitale), seconda (15,72%), terza (7,83%) e ottava (20,48%). Il restante 39% era equamente distribuito tra i figli. A Marina appartiene la Holding italiana quarta (7,65%), a Piersilvio la Holding italiana quinta (7,65%) mentre Barbara, Eleonora e Luigi partecipano in parti uguali della Holding italiana quattordici che controlla il 21,42% di Fininvest.    

La partecipazione in mano all’ex Cavaliere dovrà ora essere redistribuita tra gli eredi. Il come e il quanto sarà svelato dal testamento atteso per la prossima settimana. 

Tornando alle aziende, la capogruppo Fininvest Spa ha chiuso lo scorso esercizio con un utile di 133,1 milioni contro i 361,2 milioni di un anno prima, quando aveva beneficiato di due componenti non ricorrenti: il dividendo straordinario pagato da Mfe e il ripristino dell’erogazione dei dividendi di Banca Mediolanum, che aveva distribuito sia una cedola a valere sugli esercizi 2020 e 2021, sia una sugli utili del 2019, rimasta sospesa durante il periodo Covid. 

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