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Fincantieri, debutto da equilibrista a Piazza Affari

Nel suo primo giorno di quotazione, il titolo è poco mosso a Piazza Affari – Decisiva soprattutto la scarsa presenza d’investitori istituzionali (99,2 milioni) e quella massiccia di retail (400,7 milioni), che garantisce, almeno per il momento, una minore volatilità.

Fincantieri, debutto da equilibrista a Piazza Affari

E’ un esordio da equilibrista quello di Fincantieri a Piazza Affari. A metà mattina il titolo della società di cantieristica, che debutta oggi sui listini, fa segnare un rialzo frazionale dello 0,06%, a 0,7805 euro. Il prezzo è praticamente invariato rispetto a quello stabilito per l’Ipo, che era di 0,78 euro per azione. 

“C’è una cosa che nessuno ha detto – ha commentato Giuseppe Bono, ad di Fincantieri –, abbiamo avuto il coraggio, le palle di portare un’azienda industriale sul mercato in aumento di capitale. Nell’ultimo anno in Europa e nell’attuale tornata di Ipo lo abbiamo fatto solo noi. Fin dall’inizio ci siamo detti che questa era un’operazione da retail, avendo già un fondo importante come socio di maggioranza”.

Sembra in effetti tenere l’impostazione della revisione dell’offerta che ha tagliato di un terzo i titoli proposti al mercato (da 709,9 milioni a 450 milioni, per un controvalore di 351 milioni). E’ decisiva soprattutto la scarsa presenza d’investitori istituzionali (99,2 milioni) e quella massiccia di retail (400,7 milioni), che garantisce, almeno per il momento, una minore volatilità. A un’ora dall’avvio delle contrattazioni, infatti, erano state scambiate azioni per appena 10,5 milioni di euro, a fronte di una capitalizzazione di 1,3 miliardi.

Proprio in riferimento alle polemiche per la scarsa adesione degli investitori istituzionali, Bono ha sottolineato che era “difficile dire fare diversamente. Non so se leggete i giornali, comunque sono tutta gente inutile che non sa quello che scrive”.

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