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Ferrovie dello Stato: emessi due nuovi bond a 6 e 10 anni per 1,1 miliardi

Fs ha lanciato la sua prima emissione dual tranche. È finalizzata all’acquisto di treni verdi e a sostenere l’alta velocità

Ferrovie dello Stato: emessi due nuovi bond a 6 e 10 anni per 1,1 miliardi

È partita la corsa ai bond. Dopo Eni e Intesa Sanpaolo, è la volta di Ferrovie dello Stato (Fs). Il gruppo guidato da Luigi Ferraris ha collocato ieri, martedì 16 maggio, due emissioni a 6 e 10 anni a tasso fisso dal valore nominale complessivo di 1,1 miliardi di euro. Si tratta della prima operazione dual tranche di Fs ed è finalizzata a investimenti verdi destinati sia a Trenitalia che a Rti.

La tranche di 6 anni (scadenza maggio 2029) è stata collocata per un ammontare di 600 milioni di euro, con cedola 4,125% e spread finale di 125 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento.

La tranche di 10 anni (scadenza maggio 2033) è stata collocata per un ammontare di 500 milioni di euro, con cedola 4,5% e spread finale di 165 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento.

I proventi saranno dedicati al finanziamento degli Eligible Green Projects secondo quanto previsto dal Green Bond Framework di FS. Tutti gli investimenti finanziati rispondono ai criteri della Tassonomia UE. In particolare si tratta dell’acquisto di treni elettrici per servizi nazionali e internazionali, le relative spese di manutenzione e lavori sull’Alta Velocità ferroviaria.

L’operazione ha interessato più di 180 ordini dagli investitori, precisa il comunicato Fs, localizzati prevalentemente in Italia, Francia e Germania. La domanda dall’estero ha rappresentato circa il 60% degli ordini totali. La presenza degli investitori ESG/Green è stata circa l’85% dell’intero collocamento.

Barclays, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), JP Morgan, Morgan Stanley, Santander e UniCredit hanno agito in qualità di Joint Bookrunners.

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