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Ferrari sprint in Borsa (+7,5%) e la scuderia Agnelli salva Piazza Affari

I conti da record fanno volare la Ferrari oltre la soglia magica dei 100 euro ad azione ma tutta la galassia Agnelli corre e tiene la Borsa in territorio positivo – Brillano anche Cnh, Exor e Ferragamo – Vendite su Unipol, Banco Bpm e Brembo – Tutti in rosso gli altri listini.

Ferrari sprint in Borsa (+7,5%) e la scuderia Agnelli salva Piazza Affari

Listini europei in rosso, con l’indice FTSEurofirst300 in calo dello 0,7%, ma Piazza Affari si salva e chiude in parità, +0,05%, 23.500 punti, grazie allo sprint di Ferrari (+7,46%) e, in generale, alla galassia Agnelli. Il cavallino rampante tocca i 103,20 euro per azione, dopo la presentazione dei conti del quarto trimestre 2017 e la chiusura di un anno record. Buone notizie, in gennaio, si registrano inoltre per tutta l’industria italiana, con il manifatturiero cresciuto al ritmo più sostenuto da sette anni. È forte il flusso di ordinativi, ottima premessa per il 2018. Ne beneficiano anche i bond.

Crolla lo spread fra decennale italiano e tedesco, ai minimi da settembre 2016: 124.70 punti base, -6,87%, con un rendimento dell‘1,96%. Insomma un andamento positivo, nonostante Bridgewater scommetta contro Piazza Affari mentre si avvicinano le elezioni del 4 marzo. L’hedge fund Usa ha infatti aumentato le sue posizioni ribassiste, vendendo allo scoperto le azioni di 18 blue chip. Oggetto delle scommesse ribassiste, che emergono dagli aggiornamenti della Consob sulle posizioni nette corte, sono tra gli altri Intesa, Unicredit, Enel, Eni, Generali, Atlantia, Terna e Snam. Secondo i calcoli di Bloomberg, da ottobre Bridgewater ha triplicato le sue posizioni da 1,1 a 3 miliardi di dollari.

La piazza peggiore, oggi, è Francoforte, -1,41%, fiaccata dai settori chimico, farmaceutico e automotive; più contenuti i danni a Madrid -0,5%; Parigi -0,5%; Londra -0,57%.

Dopo l’opening bell stonata i listini di New York avviano un lento recupero e, attualmente, si muovono in territorio positivo. I mercati stanno ancora digerendo il comunicato della Fed di ieri, al termine dell’ultima riunione guidata da Janet Yellen. Nessun intervento sui tassi, ma riflettori accesi sull’inflazione, che salirà per stabilizzarsi attorno alla crescita target del 2%. Una premessa che apre la strada ad almeno tre possibili ritocchi del costo del denaro nel corso del 2018, a partire dalla riunione di marzo.

Le comunicazioni della banca centrale americana hanno rafforzato inizialmente il dollaro, che oggi però perde nuovamente quota nei confronti dell’euro. Il cross, al momento è 1,247. Oro stabile, sui 1342 dollari l’oncia. Cresce, ma rallenta il petrolio dopo una fiammata, Brent 68,99 dollari al barile, +0,15%.

Sul Ftse Mib i maggiori rialzi del giorno sono per Ferrari; Cnh Industrail +4,74%, in seguito alle dichiarazioni del Ceo Richard Tobin sull’ipotesi di spinoff di Iveco. In questo clima brinda Exor, +1,9%. cassaforte di casa Agnelli, anche se Fca perde quota -1,17%, con il dato delle immatricolazioni Usa (-13%) a gennaio. Brillante Ferragamo +2,25%. Bene Campari +1,64%. Finalmente torna il segno più nella performance di Leonardo, +1,13%, dopo il bagno di sangue delle ultime sedute.

Blue chip peggiore è Banco Bpm -1,96%, male anche Unipol -1,85%, Atlantia, -1,46%, Brembo, -1,31%, Recordati -1,23%. Parte col piede giusto Spaxs (+1,9%), la spac fondata da Corrado Passera, oggi all’esordio a Piazza Affari.  In occasione della cerimonia di quotazione Passera ha detto che Spaxs, che in fase di ipo ha ricevuto richieste per quasi 800 milioni di euro, “in pochi mesi s’integrerà con una banca esistente, piccola ma bella” e sarà “molto attiva anche negli Npl, un mondo nel quale si può creare valore”.

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