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Ferrari, Covid pesa sui target: titolo in calo

Il Cavallino ha pubblicato i conti del primo trimestre, con i ricavi che tornano sopra il miliardo di euro, ma la guidance del 2022 è slittata di un anno

Ferrari, Covid pesa sui target: titolo in calo

Migliorano i conti finanziari di Ferrari nel primo trimestre 2021, ma non abbastanza da convincere il mercato. In seguito alla pubblicazione della trimestrale infatti il titolo del Cavallino è precipitato in coda al Ftse Mib, perdendo più del 5% intorno alle ore 15, a 173 euro per azione, ma arrivando anche in zona 171 euro. Ferrari ha chiuso il periodo in esame con ricavi netti per 1,01 miliardi di euro, in aumento dell’8% rispetto ai 932 milioni ottenuti nei primi tre mesi dello scorso anno; a cambi costanti la flessione sarebbe stata del 10,8%. Nel periodo in esame il Cavallino Rampante ha consegnato 2.771 vetture (+1% rispetto ai primi tre mesi del 2020). Il margine operativo lordo adjusted è salito del 19%, passando da 317 milioni a 376 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità è migliorata dal 34% al 37,2%.

Il reddito operativo adjusted è cresciuto del 21% a 266 milioni di euro, con un margine sulle vendite in aumento al 26,3%. L’utile netto adjusted è salito da 166 milioni a 206 milioni di euro (+24%). Buone notizie anche sul fronte dell’indebitamento netto, che si riduce da 543 a 420 milioni di euro, anche se in compenso diminuisce la liquidità complessiva disponibile, pari a 1,73 miliardi di euro, in calo dai 2,06 miliardi di inizio anno, a seguito del rimborso di 500 milioni di un prestito obbligazionario in scadenza nel 2021 e incluse le linee di credito committed e inutilizzate per 750 milioni. Nel trimestre il free cash flow industriale di Ferrari è stato pari a 147 milioni, trainato dalla crescita dell’EBITDA e in parte compensato da spese in conto capitale per 151 milioni e dalla variazione negativa del capitale circolante.

Le note dolenti arrivano però dai target, soprattutto quelli del 2022: se infatti gli obiettivi per quest’anno sono sostanzialmente confermati (ricavi a 4,3 miliardi e utile netto per azione adjusted in una forbice tra 4 e 4,2 euro), il Cavallino si è trovato costretto a posticipare di un anno, quindi al 2023, la guidance del 2022, a causa della pandemia Covid. “Tuttavia, la robustezza del nostro portafoglio ordini e i nuovi eccezionali modelli che lanceremo negli anni a venire forniscono una base solida sulla quale costruire le nostre future ambizioni”, hanno precisato i vertici di Ferrari in una nota.

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