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Ferrari ancora record: dei conti e in Borsa

Il Cavallino rampante ha chiuso il 2017 con l’utile netto salito del 34% sopra il mezzo miliardo e l’ebitda adjusted che ha anticipato di due anni, rispetto al business plan, il target del miliardo di euro – Aggiornate le previsioni per il 2018, con ricavi a 3,4 miliardi – Titolo sopra i 100 euro a Piazza Affari.

Ferrari ancora record: dei conti e in Borsa

Numeri da record per Ferrari e il titolo vola in Borsa, dove dopo la pubblicazione dei risultati dell’ultimo esercizio svetta sul FtseMib con un avanzamento del 5,5% a metà seduta, ben oltre la soglia dei 100 euro per azione, a 102 euro alle 13.38 . In un anno il titolo ha raddoppiato la quotazione ( 57,6 euro la quotazione del 1° febbraio 2017). Il Cavallino rampante ha diffuso numeri in crescita e parlato di “un altro anno record”: nel 2017 la crescita dell’utile netto è stata del 34% a 537 milioni di euro (+26% adjusted) e l’ebitda adjusted (margine operativo al netto delle poste straordinarie) di oltre 1 miliardo, addirittura con due anni di anticipo rispetto a quanto programmato nel business plan.

I margini del Cavallino sono al 30,3%, ormai vicini a un terzo dei ricavi: anche questi ultimi sono saliti parecchio, del 10%, a 3,417 miliardi di euro, con le consegne (comprese le super car) pari a 8.398 unità (+5%). Il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre un dividendo di 0,71 euro per azione. L’indebitamento industriale netto intanto è sceso a 473 milioni di euro da 653 milioni a fine 2016. Questo risultato – spiega la casa di Maranello – è stato trainato da un aumento del 25,1% delle vendite dei modelli a 12 cilindri (V12), in particolare la GTC4Lusso e la 812 Superfast, mentre quelle dei modelli a 8 cilindri (V8) sono state in linea con l’esercizio precedente.

Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha anche aggiornato le stime per il 2018, prevedendo ora oltre 9mila consegne (incluse le super car) e ricavi netti superiori a 3,4 miliardi. Il margine operativo lordo (al netto di voci non ricorrenti) è visto sopra 1,1 miliardi. La nota aggiorna anche le previsioni a medio termine: “A seguito di una dettagliata revisione del portafoglio attuale e delle iniziative di sviluppo dei nuovi prodotti, il gruppo si attende un Ebitda adjusted di 2 miliardi e un free cash flow industriale di 1,2 miliardi non oltre il 2022 e di azzerare l’indebitamento industriale netto (includendo distribuzioni di dividendi ed escludendo riacquisti di azioni) non oltre il 2021”.

Per leggere il comunicato ufficiale cliccca qui: “Il 2017 è un altro anno record”

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