Condividi

Fca, ecco il nuovo contratto: aumenti di 144,5 euro al mese

Bentivogli: “Svolta su salario, formazione e inquadramento” – Firmato anche il contratto di Cnh e Ferrari – Versamenti alla previdenza integrativa al 2,2%, migliorato il premio annuale di efficienza

È stato firmato l’accordo tra Fca e i sindacati (fatta eccezione per la Fiom) sul rinnovo del contratto scaduto lo scorso 31 dicembre che sarà in vigore per il quadriennio 2019-2022. Il nuovo contratto si applicherà ai 66mila dipendenti italiani del gruppo, Intesa anche sui contratti di Cnh e Ferrari.

“Il rinnovo – spiega fca – prevede un incremento delle retribuzioni contrattuali del 2% annuo e un rafforzamento del bonus annuale legato agli obiettivi di produttività ed efficienza”.

I dettagli relativi gli aumenti salariali li spiega la Fim Cisl attraverso una nota: “L’incremento sulla paga base mensile a regime al lavoratore oggi inquadrato nel terzo gruppo 1° fascia è pari a 144,50 euro, un aumento pari al 8,24%, oltre al doppio del tasso di inflazione previsto nel quadriennio. Se consideriamo l’incidenza dei turni l’importo si incrementa ulteriormente di circa il 10%”.

“Per le altre categorie – continua il sindacato – come un operaio addetto al reparto montaggio, di 5° gruppo 2° fascia, l’aumento è di 130,19 euro, mentre al lavoratore professional 179 euro”. I primi aumenti scatteranno a partire dal 1° aprile.

Confermato anche l’attuale premio di efficienza che però nel prossimo futuro considererà nella scala percentuale dei parametri anche la parte anticipata trimestralmente del premio precedente collegato al piano industriale 2014-2018. “Questo consentirà di incrementare il premio annuale che nell’ultimo anno ha erogato mediamente per Fca 1.270 euro e per Cnh 753 euro”, sottolinea la Fim Cisl.

Previsto anche un aumento del 29% del contributo aziendale per la previdenza a partire dal 1° luglio 2019. Il contributo a carico di Fca passerà dall’1,7 al 2,2% della paga base con un vantaggio annuale a regime per un operaio di circa 123 euro. Il contributo per gli apprendisti passa al 2,5% della paga base e per i professional al 2,5% della retribuzione utile per il TFR.

“È una risposta molto significativa per le generazioni oggi al lavoro – commenta Marco Bentivogli – in particolare per i più giovani, che necessitano di un rafforzamento integrativo pensionistico di quella che sarà la loro futura pensione. Anche sulla sanità integrativa si rafforzano e migliorano le coperture assicurative sanitarie per i lavoratori e i propri famigliari e riducendo il costo per la contribuzione del lavoratore aderente e aumentando quella a carico azienda”.

Nel dettaglio, il costo per un operaio sarà di 40 euro annui (circa 3,3 euro mese) e per un professional 120 euro annui (10 euro mese). L’azienda verserà di più per ogni dipendente, oltre a 30 euro per la copertura base, per gli AC1 operai e impiegati 146 euro e per gli AC2 professional 516 euro.

“Particolarmente positivo – continua Bentivogli – il tema sulla formazione professionale e il diritto allo studio. Abbiamo costruito le condizioni per diffondere ed estendere i percorsi formativi a tutti i dipendenti e rafforzato il Diritto allo studio portando a 40 ore retribuite per ogni anno del corso di laurea o di percorsi professionali. Dopo oltre 40 anni cambierà l’inquadramento professionale in CNHI e Ferrari si passerà alla definizione dei gruppi professionali, in FCA la sperimentazione delle tre fasce professionali a partire dal 1 gennaio 2020 diventerà strutturale, dando alle parti la possibilità di costruire un sistema premiante sulla professionalità.”

Commenta