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Fattura elettronica, Di Maio: “Stop sanzioni finché non sarà tutto chiaro”

A riportare le parole del ministro sono alcuni partecipanti all’incontro con le 33 sigle imprenditoriali al Mise – Il vicepremier avrebbe confermato che lo sgravio Inail arriverà e che sarà affrontato il problema dei crediti delle imprese nei confronti della Pa – Lo sgravio Imu sui capannoni salirà al 50% – Consulenti del lavoro: “Niente sanzioni per tutto il 2019”

Fattura elettronica, Di Maio: “Stop sanzioni finché non sarà tutto chiaro”

“Stiamo vedendo di attenuarne gli effetti” della fattura elettronica e per questo motivo “non ci saranno sanzioni finché non sarà chiaro il da farsi”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti all’incontro con le 33 sigle imprenditoriali in corso al Mise. All’appuntamento erano presenti, fra gli altri, i rappresentanti di Confindustria, Confesercenti, Cna, Confcommercio, Confartigianato, Casartigiani.

Di Maio ha aperto la riunione impegnandosi a istituire un tavolo permanente, con l’obiettivo di ragionare su eventuali correzioni alla manovra e al decreto semplificazioni. “Si torna alla concertazione”, ha aggiunto il ministro, sempre secondo quanto riferiscono i presenti.

Oltre al tema della fattura elettronica, Di Maio ha toccato anche altri argomenti cruciali per le imprese. Il vicepremier avrebbe confermato ad esempio che lo sgravio Inail arriverà e che sarà affrontato anche il problema dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Quanto all’Imu, il ministro ha garantito che lo sgravio sui capannoni salirà al 50%.

Tornando alla fattura elettronica, il tema delle sanzioni per chi sgarra (o semplicemente sbaglia) è uno dei più controversi degli ultimi mesi. Quello che è certo è che, almeno in un primo momento, il Fisco sarà indulgente con chi violerà l’obbligo di fattura elettronica fra privati. Il decreto fiscale collegato alla manovra prevede infatti che le sanzioni saranno cancellate a chi emetterà il documento entro la liquidazione di periodo, mentre saranno ridotte al 20% a chi si metterà in regola entro la liquidazione successiva.

Il termine di questo regime sanzionatorio era fissato inizialmente al 30 giugno 2019. In seguito, anche per andare incontro alle richieste dei commercialisti, alcuni emendamenti presentati dalla maggioranza e dall’opposizione avevano proposto di estendere la moratoria a tutto l’anno prossimo. Alla fine si era arrivati a un compromesso: mini-sanzioni fino al 30 settembre 2019, una soluzione che doveva diventare realtà attraverso una riformulazione degli emendamenti già depositati.

Le ultime affermazioni di Di Maio sembrano però riaprire questo capitolo, dando agli imprenditori e a tutte le partite Iva coinvolte dalla novità della fattura elettronica la speranza di sanzioni ridotte (se non addirittura azzerate) per un periodo di tempo più esteso. Una richiesta che avanzano le categorie interessate e di cui si è fatta portavoce Marina Calderone, presidente dei Consulenti del lavoro: “Tra le novità – ha detto – ci dovrà essere la non applicazione delle sanzioni perlomeno per il 2019 per dare il via a un lungio periodo di rodaggio”

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