La convocazione della stampa è pieno stile Apple, ossia avvolta dal più assoluto mistero. Oggi però alle 19 ora italiana sarà Mark Zuckerberg di Facebook a svelare una clamorosa novità, sulla quale non c’è ad ora alcun dettaglio se non l’invito, che recita così: “Come and see what we’re building”.
Venite a vedere che cosa stiamo costruendo. Per ora l’unica cosa certa è quanto “costruito” da Facebook in questo inizio di 2013 sui mercati finanziari, ovvero un boom da +10% solo nelle ultime quattro sedute a Wall Street, passando da 29,06 a 31,76 dollari per azione. Superata dunque nuovamente la soglia dei 30 dollari, per un rally che vorrebbe riportare il titolo del social network da un miliardo di utenti nel mondo all’altezza dei 38 dollari dell’Ipo.
Cosa avrà dunque in serbo quel genietto di Zuckerberg? Alcuni rumor parlano del famoso smartphone in cantiere ormai da mesi, di cui Fb vorrebbe produrre il sistema operativo per lanciare la sfida a Google, Apple e Microsoft. L’ipotesi sembra comunque la più audace, anche perché lo stesso ceo ha dichiarato, in estate, che il cosiddetto Facebook Phone “non ha in realtà molto senso”.
Altro tentativo decisamente coraggioso sarebbe quello di un nuovo motore di ricerca: la platea da un miliardo di internauti consente in effetti un’idea del genere, che piacerebbe senz’altro agli inserzionisti ma molto meno a Google. Anche perché, e questo è il rumor più suggestivo, in tal senso si vocifera da tempo di un’alleanza tra Facebook e Yahoo Answers per lavorare sul “search”.
Una terza ipotesi, che in questo caso porterebbe il social network più grande del pianeta a rivalizzare in particolare con Amazon, l’e-shop più utilizzato al mondo, è quella appunto della boutique online, forte ancora una volta del miliardi di iscritti. Una piccola avvisaglia in questo senso si è avuta già con il lancio, lo scorso settembre tramite la startup Karma, dell’applicazione “Gifts” (regali), che permette agli utenti di acquistare, in occasione dei compleanni dei loro amici, vari presenti a disposizione. Si tratta per lo più di peluches, dolci, cioccolato, ma chissà che non possano un domani diventare dvd, libri, biglietti per concerti e tanto altro. Tra poche ore lo sapremo.