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Euromobil, una storia industriale legata all’arte

«Cominciammo fin da giovani a frequentare gli atelier di artisti della nostra zona, proseguendo poi nel percorso che ci ha portato alla sponsorizzazione di grandi eventi in Italia e all’estero in prestigiose sedi come Il Museo Correr di Venezia, le Scuderie del Quirinale a Roma, Il Museo di Santa Giulia a Brescia, il Louvre a Parigi…e molti altri”

Euromobil, una storia industriale legata all’arte

Se consideriamo la storia del passato prossimo, dell’ultimo quarto di secolo, balzano agli occhi straordinarie trasformazioni che hanno cambiato il modo di vivere, di produrre e di pensare, in Italia come in tutto il mondo. Euromobil è cresciuta in questo scenario in rapido e continuo mutamento, sviluppandosi gradualmente, rivelando capacità di prevedere i cambiamenti e di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Dal mobilificio Lucchetta Luigi e Figli, fondato nel 1960, a Pieve di Soligo, nel cuore della Marca Trevigiana, poi sviluppatosi nel 1972, nasce Euromobil a Falzè di Piave, che produce cucine e nel 1974 Zalf specialista del settore mobili e complementi per la casa, l’ufficio e il contract, con sede a Maser in provincia di Treviso.

La svolta nel 1986. I quattro fratelli, Antonio, Fiorenzo, Gaspare e Giancarlo trasformano radicalmente Le aziende, la struttura viene ampliata e con l’introduzione di nuove tecnologie all’avanguardia, la produzione automatizzata.  Nel 1995, i Lucchetta rilevano la Désirée, azienda di imbottiti, con sede a Tezze di Piave, sempre nel trevigiano. Si forma così il Gruppo Euromobil, che oggi con una superficie complessiva di 175.000 mq di cui 70.000 coperti e 300 dipendenti  vende i suoi mobili in 800 punti vendita tra Europa, India, Cina, Stati Uniti, Giappone, Russia e Corea.

Fin qui la storia industriale. Che però in casa Lucchetta è strettamente legata all’arte, perché Gaspare, Antonio, Giancarlo e Fiorenzo ne sono appassionati: «Cominciammo fin da giovani a frequentare gli atelier di artisti della nostra zona, proseguendo poi nel percorso che ci ha portato alla sponsorizzazione di grandi eventi in Italia e all’estero in prestigiose sedi come Il Museo Correr di Venezia, le Scuderie del Quirinale a Roma, Il Museo di Santa Giulia a Brescia, il Louvre a Parigi, l’Ermitage di San Pietroburgo, il Guggenheim di Bilbao e il Museo d’arte moderna di Mosca».

Nel corso degli ultimi 30 anni il Gruppo Euromobil ha legato il suo marchio a oltre 400 mostre in Italia e nel mondo. Ma non solo per le sponsorizzazioni: «Integrare l’arte con l’industria rende diverso il modo di essere azienda e fa crescere, culturalmente, tutte le persone che vi sono collegate». Sono nate così la partnership in qualità di main sponsor di Arte Fiera ArtFirst a Bologna, una delle più importanti fiere di arte moderna e contemporanea in Europa, il premio internazionale “Gruppo Euromobil Under 30”, assegnato a un giovane artista, presente in fiera e le decine di artisti sostenuti con un ruolo da mecenati del Duemila.
 
L’ininterrotta opera di mecenatismo parte da lontano, alla fine degli anni ’70 e comprende una cinquantina fra i più prestigiosi pittori dell’arte italiana ed internazionale più recente, tra i quali: Atchugarry, Barbaro, Finzi, Forgioli, Garcia Rossi, Guarienti, Guccione, Guidi, Le Parc, Music, Patelli, Pimentel, Ruggeri, Silvestri, Sobrino, Zigaina, Zotti. Fra gli ultimi patrocini spicca il supporto come “Main Sponsor” di “Arte Fiera” di Bologna, uno tra gli appuntamenti internazionali più importanti dedicato all’arte, dove il Gruppo Euromobil è presente con un grande spazio “I Luoghi dell’Arte, I Luoghi del design” che celebra l’arte, il design ed il sostegno dato fin’ora ad oltre 400 mostre in musei di tutto il mondo e dove viene assegnato il prestigioso “Premio Under 30”.

Prosegue il sostegno delle iniziative come le mostre: “Da Monet a Morandi” nel 1997, “Da Van Gogh a Bacon” nel 1998, “Da Cézanne a Mondrian” nel 1999 a Palazzo Sarcinelli, Conegliano, non sono che la prefazione di una straordinaria serie di esposizioni che hanno lasciato un segno nella cultura italiana a Treviso, a Casa dei Carraresi “La nascita dell’Impressionismo” 2000–2001, “Monet i luoghi della pittura” 2001–2002. “L’Impressionismo e L’età di Van Gogh” 2002–2003, che ha portato in questo museo ben 120 capolavori provenienti dai Musei di ogni parte del mondo, al fine di ricostruire il clima della pittura francese nell’ultimo quarto dell’Ottocento. Periodo che vide protagonista, tra gli altri, Van Gogh, Manet, Renoir, Cézanne, Degas, Gauguin. E ancora “L’Oro e L’Azzurro. I colori del Sud da Cézanne  a Bonnard ” 2003-2004. “Monet, La Senna, Le Ninfee” 2004-2005, “Gauguin-Van Gogh, L’avventura del colore nuovo 2005-2006, “Millet, sessanta capolavori” 2005-2006, “Turner e i grandi Impressionisti “, “Mondrian Ottanta Capolavori” 2006-2007, “America! Storie di pittura dal Nuovo Mondo” 2007-2008 e Van Gogh. Disegni e Dipinti.  Capolavori dal Kröller-Müller Museum 2008-2009, e continua con la grande mostra a Castel Sismondo, Rimini  “da Rembrand a Guaguin a Picasso,   L’incanto della pittura. Capolavori  dal Museum of fine arts di Boston” cui saranno affiancate “Pittura d’Italia. Luoghi veri e dell’anima”, “Fellini. Fogli di cinema. Disegni per i grandi film” e “Piero della Francesca e i tesori d’arte a Rimini” 2009-2010 proseguendo nel 2010-2011 con “Parigi. Gli anni meravigliosi. Impressionismo contro Salon” e, “Caravaggio e altri pittori del Seicento” a Castel Sismondo Rimini,  “Monet, Cézanne, Renoir e altre storie di pittura in Francia” a Palazzo Sums, Repubblica di San Marino, “Mediterraneo da Courbet a Monet a Matisse” “Van gogh e il Viaggi di Gauguin” al Palazzo Ducale di Genova: “Raffaello Verso Picasso” alla Basilica Palladiana di Vicenza 2012–2013: grandi esposizioni che spaziano dai grandi maestri dell’Ottocento alla pittura americana, alle grandi avanguardie europee.

Il marchio del Gruppo Euromobil è stato abbinato,inoltre, ad iniziative culturali internazionali di grandissima qualità e risonanza confermata dalle esposizioni parigine “Leonardo da Vinci. Disegni e Manoscritti” e “Il dagherrotipo francese. Un oggetto fotografico”, realizzate al Louvre e al Museo d’Orsay nel 2003. 

Abbiamo così rivolto a Gaspare Lucchetta alcune domande… 

Firstonline: La vostra è una storia industriale importante, che peso ha avuto la sua passione verso l’arte?

Le origini dell’attività risalgono al 1972 con la nascita di Euromobil cucine seguita da Zalf mobili nel 1974 e da Désirée divani nel 1995. Le tre aziende formano il Gruppo Euromobil che rappresenta un felice connubio tra tecnologia e arte, una miscela che ha reso il design del prodotto un tratto distintivo, un vero e proprio marchio di fabbrica. L’intuizione che sta alla base di questa scelta aziendale, semplice anche se non facile da realizzare, ha consentito al gruppo di competere sul mercato internazionale sotto l’egida della creatività e del puro messaggio artistico. Il nostro rapporto con il mondo dell’arte nasce da una passione iniziata da giovani  e continuata nel tempo con il sostegno di mostre di grandi maestri del passato e di arte contemporanea. Il contatto con l’arte e la frequentazione degli artisti ci ha permesso di crescere culturalmente e di aprire la mente. Finora abbiamo contribuito alla realizzazione di oltre 400 mostre  nei maggiori musei del mondo.

Firstonline: Sappiamo che siete considerati dei veri mecenate, lei cosa ne pensa?

Abbiamo cominciato a collezionare opere di artisti legati al nostro territorio, poi con il tempo abbiamo allargato la nostra visione e siamo entrati in contatto con autori di rilievo nazionale e internazionale. La passione è sempre stata la nostra molla e crediamo di aver contribuito in modo significativo a divulgare e far apprezzare l’arte, orientando le nostre scelte sulla base delle qualità e dei valori espressivi dei vari artisti, noti e meno noti al grande pubblico.

Firstonline: Secondo lei quanto è vincente per un’impresa investire nell’arte?

L’impegno della nostra azienda nel mondo dell’arte risale a circa 40 anni fa e nel tempo è diventato sempre più fondamentale. Integrare l’arte con l’industria rende diverso il modo di essere azienda e fa crescere culturalmente tutte le persone che vi sono collegate.

Quando è importante è investire nei giovani?

Riteniamo sia importante oltre che socialmente utile dare spazio alle nuove energie creative. Lo spirito e la curiosità imprenditoriali ci spingono verso la ricerca di nuovi talenti che diventeranno i punti di riferimento del domani.  Dal 2007 abbiamo istituito il “Premio Gruppo Euromobil Under 30” dedicato a giovani artisti presenti ad Arte Fiera Bologna, pensato appositamente per coloro che tracceranno le nuove coordinate dell’arte contemporanea.

Firstonline: Da anni Euromobil ha sostenuto la più importante fiera dell’arte italiana, la considera una soddisfazione?

Per la settima volta sponsorizziamo Arte Fiera Bologna continuando con immutato interesse ed entusiasmo ad accostare il nostro brand con quelle della più ampia creatività umana. Sono interessi congiunti al nostro modo di pensare l’azienda, ed è per questo che concorriamo volentieri alla riuscita di un evento fieristico tra i più importanti nel mondo.

Firstonline: Ha mai pensato a costituire una vostra Fondazione?

Per il futuro il nostro sogno è realizzare una Fondazione di Arte Contemporanea. Siamo già in possesso di un suggestivo sito di archeologia industriale, tra i più importanti nel Veneto. Ci stiamo lavorando, ma per ora è ancora un sogno …..

Firstonline: Vorrebbe dare un consiglio ad giovane imprenditore che si avvicina all’arte e che vorrebbe farne un punto di forza?

Un’azienda prima di tutto deve avere un progetto distintivo fondato su valori veri, basati su etica e coerenza. Deve essere agile e dinamica, fare ricerca e guardare continuamente ad innovazione e nuove tecnologie. L’imprenditore deve avere obiettivi lungimiranti e saper creare un gruppo di collaboratori motivato e coeso per il raggiungimento degli stessi. L’arte è sempre stata di grande stimolo e suggestione anche per il mondo imprenditoriale e della comunicazione in genere. Noi da sempre abbiamo guardato a questo mondo con l’obiettivo di realizzare un progetto culturale di alto profilo.

Firstonline: Lascio a lei l’ultima considerazione…

È innegabile che se l’impresa può fare bene all’arte viceversa l’arte fa bene all’impresa perché genera la “corporate identity”. In una economia complessa e difficile come l’attuale bisogna avere una chiara visione globale e puntare ad essere eccellenti e unici.

 

 

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