Condividi

Euforia sulle Popolari, la riforma fa correre la Borsa

Rialzi anche del 12% per gli istituti interessati, bene le altre banche – Lo spread scende a 119 punti base – Dopo lo shock della scorsa settimana, boccata d’ossigeno per Zurigo – In attesa della Bce, l’euro si rafforza sul dollaro – Soffrono le utilities, effervescente il lusso

Rimbalza Zurigo dopo il terremoto: l’indice risale del 3,5% (in due giorni ha perduto il 15% abbondante). A Milano l’indice Ftse Mibsale dello 0,89% a quota 19.428 grazie all’euforia che si è scatenata in attesa del la riforma delle banche popolari. In terreno positivo anche gli altri listini, in attesa delle modalità del Qe. Parigi avanza dello 0,24%, Francoforte +0,37%, Madrid +0,55%. Fuori dall’eurozona poco mossa Londra +0,07%: oggi Wall Street è chiusa per festività.

Intanto, lo spread tra il Btp ed il Bund si porta in prossimità dei minimi dal maggio del 2011 a 119 punti base. Il decennale italiano tratta al rendimento dell’1,63% (invariato) ed il Bund è invariato allo 0,43%.

Il mercato dà per certo l’arrivo del Quantitative Easing che dovrebbe essere superiore ai 500 miliardi di euro di cui si era parlato nelle scorse settimane. 

L’euro si apprezza sul dollaro a 1,159 da 1,156 della chiusura. Volano le Popolari nell’attesa della riforma che dovrebbe abolire il voto capitario: Ubi +8%, Banco Popolare +8%, Pop.Milano +12%, Popolare dell’Emilia +12%, Credito Valtellinese +10%, Banca Popolare di Sondrio +6%. Assai meno mosse le altre banche: Unicredit +3%, Intesa +1,3%, Mediobanca +4%.
MontePaschi è in rialzo del 4%. 

Il petrolio Brent perde lo 0,4% a 49,9 dollari il barile. Cala il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti: hanno chiuso 61 unità, il più forte ribasso, settimana su settimana, degli ultimi 25 anni. Marcia indietro dei titoli petroliferi: Eni -0,8%, Saipem -1%,Tenaris -1,2%.

Enel arretra dello 0,8%. Per il Crédit Suisse il gruppo è tra i più esposti alla revisione dei regolamenti del settore elettrico italiano. Nel mirino anche Snam che potrebbe ridurre i dividendi del 13%. Fra gli industriali, Finmeccanica +0,5%, StM sale dello 0,1%,Fiat Chrysler +0,5%.

In effervescenza il lusso: Ferragamo +1,9% dopo le dichiarazioni positive del Ceo Michele Norsa sull’andamento del mese di dicembre. Tod’s +2,8%, Luxottica +1% in attesa dei dati preliminari.

Commenta