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EssilorLuxottica conti 2021 da record: profitti e vendite superano i livelli pre-Covid

EssiLux sfonda il tetto dei 20 miliardi di ricavi nel 2021 grazie all’acquisizione di GrandVision – Boom dell’e-commerce. Proposto un dividendo di 2,51 euro. Titolo in rialzo del 2%

EssilorLuxottica conti 2021 da record: profitti e vendite superano i livelli pre-Covid

I conti 2021 di EssilorLuxottica hanno superato i livelli pre-pandemia: scavalcando la barriera dei 20 miliardi di ricavi e sfiorando i 3,5 miliardi di utile operativo. Il produttore di lenti e apparecchiature oftalmiche ha chiuso l’anno con 3,3 miliardi di euro di liquidità e un indebitamento finanziario netto di 9,7 miliardi (comprese le passività per leasing) rispetto a un indebitamento netto di 3 miliardi alla fine 2020. Il dividendo – che sarà proposto nell’assemblea del prossimo 25 maggio – è di 2,51 euro per azione in contanti o azioni. Nel periodo 2022-2026 il colosso italo-francese indica una crescita del fatturato annuo intorno al 5% ed un utile operativo adjusted al 19-20% del fatturato nel 2026. Dopo conti e guidance, il titolo della società sta salendo del 2,81% a 152,04 euro.

EssilorLuxottica conti 2021: ricavi e vendite record

Lo scorso anno, la società nata dalla fusione dell’italiana Luxottica di Leonardo Del Vecchio con la francese Essilor, ha registrato un fatturato pari a 21,4 miliardi, in aumento del 20% rispetto al 2019 pre-pandemia e del 40% rispetto al 2020. Risultati trainati dall’acquisizione di GrandVision nel corso dell’anno, mentre escludendo tale contributo i ricavi sono stati pari a 17,8 miliardi.

L’utile operativo è stato di 3 miliardi di euro (+16,9% a cambi costanti e +7,6% a cambi correnti) senza GrandVision e di quasi 3,5 con questa. L’utile netto senza il gruppo olandese è di 2,060 miliardi, rispetto ai 1,938 del 2019 con un aumento del 16% a cambi correnti e del 6,3% a cambi costanti; considerando GrandVision sale a 2,319 miliardi. L’e-commerce ha superato 1,5 miliardi, + 62% rispetto al 2019. La società sottolinea anche che nell’intero anno ha registrato una “solida” generazione di cassa pari a 2,8 miliardi.

Nonostrante la crisi Ucraina abbia colpito anche la società italo-francese – che ha fermando temporaneamente le sue attività in Russia ad eccezione di quelle mediche essenziali –  presenta i suoi risultati migliori di sempre. Tanto che Francesco Milleri, l’amministratore delegato, e Paul du Saillant, vice amministratore delegato, hanno definito il 2021 “un anno straordinario per EssilorLuxottica”, precisando che “le vendite e i profitti hanno superato i livelli pre-pandemia, rispettando l’outlook sulle vendite e superando quello sulla marginalità operativa”.

E per il 2022? Per i due manager si preannuncia la stessa linea: “Nel 2022 continueremo ad andare avanti a pieno ritmo”. Confermata nel periodo 2022-2026 una crescita intorno al 5% e un utile operativo adjusted al 19-20% del fatturato nel 2026. E aggiungono che “la sostenibilità rimane al centro delle nostre strategie: abbiamo raggiunto la carbon nutrality nei nostri paesi di origine, l’Italia e la Francia”.

Quarto trimestre 2021 al top per EssiLux

Il quarto trimestre per Essilux è stato il migliore dell’anno, sottolinea il gigante delle lenti e delle montature per occhiali, con tutte le aree geografiche che hanno superato i livelli di fatturato pre-Covid, soprattutto in Nord America e in America Latina sostenuta dalla categoria dei prodotti per il sole.

Nel quarto trimestre, il fatturato totale comparabile del gruppo è stato infatti pari a 5.579 milioni, in aumento dell’11% rispetto al quarto trimestre del 2019 a cambi costanti, con tutte le aree geografiche che hanno superato i livelli pre-pandemia. Il Nord America e l’America Latina hanno guidato la performance con una crescita rispettivamente del 13,9% e del 25,1%.

In Europa sono Regno Unito e Italia i “motori principali”, mentre in Francia si è assistito un leggero calo nella seconda metà dell’anno, con un traffico ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia. L’area Asia-Pacifico è entrata in territorio positivo con vendite in crescita dell’1,4%, grazie alla ripresa dell’Australia, dove sono state revocate le restrizioni relative al Covid-19, e alla “solida performance” della Cina.

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