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Eni, metà quota Tesoro verso Cdp

Il Tesoro sta pensando di cedere alla Cassa depositi e prestiti metà della sua quota (4,34%) in Eni per ricavare circa un miliardo di euro che andrebbe ad aggiungersi al miliardo ricavabile dalla cessione di Enav sempre alla Cdp

Tesoro  in manovra sulle sue partecipazioni per aggiustare i conti e centrare pienamente gli obiettivi del Def anche relativamente alle privatizzazioni.

L’agenzia internazionale Bloomberg ha rilanciato, senza essere smentita, l’indiscrezione secondo cui il Tesoro starebbe per cedere alla Cassa depositi e prestiti (Cdp) metà della sua quota in Eni, che oggi è pari al 4,34% del capitale del gruppo energetico. Così facendo il Tesoro incasserebbe circa un miliardo di euro lasciando il controllo di Eni in mani sicure.

L’operazione sull’Eni andrebbe inoltre ad aggiungersi alla cessione dell’intera quota del Tesoro in Enav (53,37% del capitale della società che controlla il traffico aereo) per un importo di 1,1 miliardi di euro.

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