Condividi

Eni e Snam volano sulle ali dell’accordo

I titoli delle due società guidano il Ftse-Mib – Il cda di Eni ha approvato ieri la cessione alla Cassa depositi e prestiti di una quota del 30% meno un’azione nel capitale votante di Snam – Il un prezzo fissato è di 3,47 euro per azione, pari a un premio di circa l’11% rispetto alla chiusa di ieri, per un ammonare complessivo di 3,5 miliardi di euro.

Eni e Snam volano sulle ali dell’accordo

Volano a Piazza Affari i titoli Snam (+3,51%) e Eni (+2,09%) dopo l’annuncio di ieri. Il Consiglio d’amministrazione di Eni ha approvato la cessione alla Cassa depositi e prestiti di una partecipazione del 30% meno un’azione nel capitale votante di Snam. Il corrispettivo per la transazione è di circa 3,517 miliardi, determinato sulla base di un prezzo per azione di 3,47 euro.

Il gruppo guidato da Paolo Scaroni “risponde tempestivamente a quanto stabilito dal decreto del presidente del consiglio dei ministri del 25 maggio, che ha definito i criteri di cessione della partecipazione di Eni in Snam e individuato la Cdp come il soggetto idoneo a garantire la formazione di un nucleo stabile nell’azionariato della società attraverso l’acquisto di una quota non inferiore al 25,1% del capitale di Snam“.

Eni e la Cdp hanno raggiunto così “un accordo preliminare vincolante che prevede un prezzo fisso per azione Snam pari a 3,47 euro. Il corrispettivo totale, pari a circa 3,517 miliardi, verrà pagato dalla Cassa depositi e prestiti in tre tranche. Per un ammontare totale di circa 1,759 miliardi, la prima rata verrà corrisposta al momento del closing, ovvero il passaggio del 30% circa di Snam a Cdp, “che potrà essere realizzato a partire dal 15 ottobre prossimo” ed “è previsto entro la fine del 2012, a condizione che si verifichino alcune condizioni sospensive”, tra cui soprattutto il via libera dell’Antitrust. La seconda tranche si avrà entro il 31 dicembre 2012, pari a circa 879 milioni, e la terza entro il 31 maggio 2013, pari a circa 879 milioni”. Dalla data del closing alla data di effettivo pagamento, “sugli importi delle tranche successive alla prima matureranno interessi a condizioni di mercato”.

Attraverso questa operazione Eni “ottiene importanti risorse da destinare alla propria crescita organica nel core business dell’E&P” e alla diminuzione dell’indebitamento che scenderà sotto gli 11 miliardi. Per la quota residua di Eni in Snam “il consiglio di amministrazione ha preso atto delle disposizioni contenute nel decreto del presidente del Consiglio, che prevedono la cessione di tale quota successivamente alla cessione alla Cdp mediante procedure di vendita trasparenti e non discriminatorie rivolte al pubblico dei risparmiatori e degli investitori istituzionali”.

 

Commenta