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Enel: in calo fatturato e ebitda 2014, migliora indebitamento

Il gruppo ha approvato il dati preliminari di bilancio. Flessione del 3,7% sui ricavi e del 6% sul margine operativo lordo. I debiti scendono a 38 miliardi. Attesa per il nuovo piano industriale di marzo

Enel: in calo fatturato e ebitda 2014, migliora indebitamento

Enel supera un 2014 difficile, ancora appesantito dalla crisi e segnato dal forte calo della domanda elettrica. Il Cda, nominato a fine maggio dello scorso anno, ha approvato il bilancio preliminare con ricavi e Ebitda in flessione rispetto all’anno precedente, un confronto che risente anche dei diversi criteri di bilancio adottati (Ifrs 11, dal 1° gennaio dello scorso anno). Positivo il calo del debito che si colloca a 38 miliardi, su periore ai 37 miliardi del vecchio piano industriale ma al di sotto dell’obiettivo rivisto al rialzo dal nuovo vertice. In calo il personale (68.961 unità contro 70.342 unità alla fine del 2013). C’è attesa per le novità del piano industriale che l’Ad e direttore generale Francesco Starace presenterà a Londra il 19 marzo.

I ricavi del 2014 ammontano a 75,8 miliardi di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto ai 78,7 miliardi di euro del 2013, “prevalentemente per effetto dei minori ricavi da vendita e trasporto di energia elettrica connessi alle minori quantità generate e vendute in un contesto economico caratterizzato da un persistente calo della domanda, nonché per la variazione dei tassi medi di cambio delle varie valute locali in cui il Gruppo opera (in particolare in America Latina ed in Russia)”, afferma il comunicato della società. 

L’ebitda (margine operativo lordo), pari a 15,7 miliardi di euro, è in diminuzione del 6,0% rispetto ai 16,7 miliardi di euro del 2013. La società spiega che la flessione è effetto “essenzialmente del diverso contributo derivante dai risultati economici relativi alle operazioni di cessione di partecipazioni”. Escludendole, l’Ebitda è pari a 15,5 miliardi di euro (15,8 miliardi di euro nel 2013) e “registra una riduzione dell’1,9% da attribuire sostanzialmente alla variazione dei tassi di cambio”, il cui effetto è parzialmente compensato dal miglioramento del margine sulle vendite di energia elettrica sul mercato italiano.

L’indebitamento finanziario netto a fine 2014 è pari a 38 miliardi di euro, in diminuzione di 1,7 miliardi di euro rispetto ai 39,7 miliardi di euro registrati alla fine del 2013. Tale riduzione riflette gli effetti positivi della gestione corrente, particolarmente significativi nel quarto trimestre dell’anno, nonché i flussi di cassa derivanti dalle operazioni straordinarie (tra le quali si segnala il collocamento del 21,92% del capitale di EndesaLa consistenza del personale a fine 2014 è pari a 68.961 unità (70.342 unità alla fine del 2013).

 “La solidità di questi risultati preliminari – commenta l’Ad e direttore generale Francesco Starace – riflette il contributo positivo delle azioni intraprese in termini di riorganizzazione del Gruppo, di ristrutturazione societaria nella penisola Iberica ed in America Latina nonché il successo delle dismissioni già realizzate. Gli effetti favorevoli di tali azioni ci hanno consentito di compensare e parzialmente controbilanciare il persistere nel corso del 2014 di un contesto macro economico ancora sfavorevole, soprattutto nelle economie mature di Italia e Spagna”.

Nel corso del 2014, il Gruppo Enel ha prodotto complessivamente 283,1 miliardi di kwh di elettricità (281,8 nel 2013), ha distribuito sulle proprie reti 395,4 miliardi di kwh (402,6) e ha venduto 261 miliardi di kwh (270,5).

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