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Enel: balza l’utile, torna l’acconto su dividendo

Il colosso energetico ha pubblicato i conti giovedì a mercati chiusi: ricavi e Ebitda in calo, ma l’utile netto è più che triplicato a 923 milioni – Il debito è sceso più del previsto. Starace: “Ci attendiamo che a fine anno scenda di 1 miliardo in più rispetto alle previsioni”. Sulle ipotesi di buy back, tutto rinviato alla Strategy del 22 novembre

Giovedì 10 novembre a mercati chiusi Enel ha pubblicato i conti del periodo luglio-settembre 2015. I ricavi sono in calo del 5,8% su base annua a 17,31 miliardi, al di sotto del consensus. Anche il margine operativo lordo, pari a 3,96 miliardi, è diminuito del 5,8% a/a ma ha superato il valore stimato dagli analisti. Grazie all’assenza delle maxi svalutazioni che avevano affossato il risultato operativo del terzo trimestre 2015, l’Ebit è invece raddoppiato a 2,48 miliardi, attestandosi ben sopra i 2,19 miliardi indicati dal consensus.

La diminuzione degli oneri finanziari netti ha poi spinto ulteriormente l’utile netto del periodo in esame, che è più che triplicato a 923 milioni, superando di gran lunga le stime degli analisti. Ottime notizie anche sul fronte del debito, sceso a 36,82 miliardi, un valore inferiore ai 37,24 miliardi del consensus. Deliberato un acconto sul dividendo 2016 pari a 0,09 euro per azione, in pagamento dal 25 gennaio 2017. Confermati i target per il 2016 comunicati a luglio con la semestrale: Ebitda ordinario a 15 miliardi (dai 14,7 miliardi del 2015) e un utile netto ordinario a 3,2 miliardi (3,1 miliardi l’anno scorso).

“Confermiamo i target economico-finanziari per l’anno corrente, che abbiamo rivisto al rialzo in occasione della presentazione dei risultati del semestre, e ci attendiamo a fine anno un indebitamento finanziario netto inferiore di circa 1 miliardo di euro rispetto alle previsioni del piano strategico 2016-2019.” ha sottolineato l’Ad Francesco Starace.

“Il nostro business è in salute, abbiamo dato buoni numeri e abbiamo unito strategia a disciplina finanziaria. Il settore è colpito da vendite e i nostri titoli sono a prezzi bassi. Per le risposte vi chiedo di aspettare una settimana”. Si è limitato a rispondere così il cfo di Enel, Alberto De Paoli, durante la conference call con gli analisti a chi gli chiedeva un commento alla debolezza del titoli dopo l’elezione di Donald Trump alla presidenza Usa e alla valutazione di ipotesi come un buy back, ipotesi sulla quale spingono gli operatori tanto da far circolare un valore di 2-3 miliardi di buyback in arrivo. Anche sulle risposte su numeri del 2017, il cfo ha precisato: “Mi scuso ma tutte le risposte sul prossimo anno saranno date a Londra tra poco più di una settimana. Ci sono molte sfide nel 2017 per il nostro gruppo.

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