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Enav limita i danni da Covid: ricavi -14,6%

La società che gestisce il traffico aereo civile (precipitato del 60% nel 2020, del 90% da marzo a dicembre) ha deciso di non distribuire dividendi relativi all’ultimo esercizio.

Enav limita i danni da Covid: ricavi -14,6%

Enav limita i danni in un esercizio, quello del 2020, drammaticamente contrassegnato dalla pandemia e dal conseguente abbattimento del traffico aereo. Nonostante un calo del traffico del 60% (si era partiti benissimo con +10% a gennaio-febbraio, poi -90% dal Covid in poi), la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, garantendo circa 2 milioni di voli l’anno (in condizioni normali), ha chiuso il bilancio con ricavi consolidati a 771,3 milioni di euro in calo solo del -14,6% rispetto al 2019, grazie alla protezione fornita dalla regolamentazione europea e alle azioni di contenimento dei costi posti in essere dalla società. Ben più pesante il crollo dei ricavi operativi: -63% a 352,2 milioni, risentendo anche della riduzione del 15,3% della tariffa di rotta rispetto al 2019.

L’EBITDA consolidato è risultato pari a 210,8 milioni di euro, limitando il calo al 30,4% rispetto al 2019, con l’utile netto consolidato a 54 milioni di euro, in diminuzione del 54,4% rispetto all’anno precedente. In considerazione dell’incertezza dei volumi di traffico attesi, il CdA di Enav ha proposto di non distribuire il dividendo relativo al 2020, confermando la precedente dividend policy per gli anni a venire, a partire dal 2021. I ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 26,9 milioni di euro con un incremento del 40,3%, rispetto al 2019, principalmente per i ricavi della controllata IDS AirNav che incidono per l’intero esercizio 2020, rispetto al 2019 in cui era presente per circa sei mesi.

Dal mese di marzo 2020 in poi sono state avviate una serie di iniziative di efficientamento dei costi, che hanno portato i costi operativi totali a 560,5 milioni di euro, in diminuzione del 6,6% rispetto al 2019. I costi operativi esterni mostrano una diminuzione del 5,1% rispetto al 2019, attestandosi a 127,3 milioni di euro, grazie principalmente al decremento delle spese per utenze e telecomunicazioni diminuite del 13,9%, di quelle per acquisto di beni e servizi, e delle spese relative a viaggi e trasferte, a fronte di maggiori costi per l’acquisto di dispositivi di protezione dal virus e per le sanificazioni straordinarie effettuate su tutti i siti Enav a tutela del personale.

“A causa della pandemia il 2020 – ha commentato l’Ad Paolo Simioni – è senz’altro l’anno peggiore di sempre per l’aviazione. ENAV ha infatti registrato cali nel traffico aereo rilevanti con punte mensili anche superiori al 90%, chiudendo l’anno con una riduzione dei ricavi operativi del 63%. Tuttavia, la parziale protezione fornita dal sistema regolatorio e le azioni di contenimento dei costi messe in atto dalla società hanno consentito di limitare gli effetti economici negativi, raggiungendo un Ebitda di Gruppo pari a 210,8 milioni di euro ed un risultato di esercizio pari a 54 milioni di euro. In uno scenario così complesso, consapevoli del ruolo strategico che ENAV svolge per il Paese, abbiamo continuato a garantire il servizio con efficienza, regolarità, sicurezza e salvaguardia della salute delle nostre persone, utilizzando tutte le leve necessarie per proseguire ad investire sulla professionalizzazione delle risorse, sulla digitalizzazione dei sistemi e sulla sostenibilità. ENAV è una smart company che ha molte sfide da affrontare, dall’integrare l’Intelligenza Artificiale nel nuovo modello operativo di gestione del traffico aereo, allo sviluppare il cosiddetto U-Space, lo spazio aereo dedicato ai droni. In occasione dell’approvazione dei risultati del 2020 il CdA ha inoltre confermato la dividend policy per gli anni a venire, proponendo allo stesso tempo di non distribuire il dividendo per quest’anno. Considerato l’attuale contesto, credo sia una scelta opportuna e sono convinto che i nostri stakeholder ci sosterranno, consapevoli della capacità e della solidità che la società può garantire nel lungo periodo”.

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