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Enav, i conti tengono nonostante la crisi

La società che gestisce il traffico aereo civile risente ancora del Covid, ma i risultati sono in linea con le attese. Pesa il calo delle rotte con l’Uk

Enav, i conti tengono nonostante la crisi

Regge Enav nel primo semestre 2021, sebbene il mercato abbia evidenziato dati sul traffico aereo negativi rispetto al corrispondente periodo del 2020: il secondo trimestre si chiude in sostanziale ripresa per quanto riguarda il traffico di rotta. Il confronto con i primi sei mesi dello scorso anno risulta infatti disomogeneo in quanto gennaio e febbraio 2020, mesi pre-pandemici, avevano fatto registrare una crescita media di circa il 10% sul 2019. Paragonando invece il traffico del primo semestre del 2021 con i valori registrati nel primo semestre del 2019, il calo è del 65,3%, con una tendenza al miglioramento, confermata nel mese di giugno 2021 (-53% vs. 1H 2019). I dati sul traffico aereo di rotta in Italia (-16,6%), nel primo semestre 2021, sono leggermente migliori rispetto al dato medio dei principali paesi europei dove si è registrato un calo medio più ampio (-22,5%) delle unità di servizio di rotta. Ecco l’andamento nei principali Stati: Francia (-25,7%), Germania (-29,6%), Gran Bretagna (-38,0%) e Spagna (-25,5%). 

Pertanto, nonostante il persistere della contrazione del traffico aereo, Enav chiude il primo semestre 2021 con un utile netto di 13,5 milioni di euro, in diminuzione di 2,1 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I ricavi totali consolidati, nel primo semestre del 2021, si attestano a 375 milioni di euro, in lieve aumento (0,7%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno grazie ai maggiori ricavi del mercato non regolamentato ed alla componente di balance che incide positivamente per 212,7 milioni di euro permettendo un recupero parziale del minor traffico. I ricavi da attività operativa si attestano a 142,4 milioni di euro, in diminuzione del 13,5% per effetto del minor traffico gestito nel periodo. Tali valori hanno inciso sull’EBITDA che si attesta a 76,6 milioni di euro, in riduzione, secondo le attese, del 13% rispetto al primo semestre 2020. Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 14,8 milioni di euro, in decremento, del 27,6% rispetto al primo semestre 2020. 

“Il primo semestre – ha commentato l’amministratore delegato Paolo Simioni – è stato ancora impattato dagli effetti che la pandemia ha prodotto sul trasporto aereo con dati in linea rispetto alle previsioni europee. A partire dal mese di giugno si è iniziata a rivedere una ripresa e a luglio, sui cieli italiani, abbiamo gestito il 65% dei voli del 2019 con punte di oltre il 75%. Nonostante il difficile momento, stiamo salvaguardando la tenuta economico-finanziaria della Società continuando a sviluppare il nostro portafoglio commerciale e al contempo investiamo per modernizzare i sistemi e digitalizzare le nostre infrastrutture per supportare la ripresa, lanciando anche nuovi servizi legati ai droni e all’advanced air mobility. I nostri investimenti, però, non si limitano alla parte tecnologica. Nel primo semestre, infatti, abbiamo assunto 50 giovani a tempo indeterminato. L’Azienda, inoltre, è pronta a sfruttare le opportunità del PNRR per il quale abbiamo presentato progetti per 110 milioni di euro”.

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