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Elezioni – Dodici capoluoghi al ballottaggio: occhi puntati su Venezia

Il voto di oggi chiuderà la tornata elettorale: occhi puntati su Venezia dove il centrosinistra cerca di ripartire dopo lo scandalo Mose – Dem avanti quasi ovunque, ma in molti capoluoghi la partita si gioca sul filo del rasoio e M5S farà da ago della bilancia

Elezioni – Dodici capoluoghi al ballottaggio: occhi puntati su Venezia

Dodici sfide per chiudere la tornata elettorale. Dodici capoluoghi che dovranno scegliere, nella giornata di oggi, il loro sindaco al ballottaggio.

Un solo capoluogo di regione in ballo: Venezia, il Comune su cui maggiormente sono concentrate le attenzioni di stampa e mondo politico. Il centrosinistra cerca di superare lo scandalo Mose, che ha travolto l’amministrazione guidata da Giorgio Orsoni, con la candidatura dell’ex magistrato Felice Casson (38% al primo turno) che dovrà vedersela con l’imprenditore Luigi Brugnaro (28,5%), presidente, tra le altre cose, della squadra di basket Reyer Venezia Mestre. Con Brugnaro si sono schierati anche la Lega e le liste civiche che al primo turno avevano appoggiato Gian Angelo Bellati.

Ad Arezzo si tratta di un voto anticipato, perchè il sindaco Giuseppe Fanfani si è dimesso a causa della sua elezione nel Csm. La sinistra punta su un renziano di ferro come il giovane (classe 1984) Matteo Bracciali (44,6% dei voti) che si scontrerà al ballottaggio con il candidato del centrodestra Alessandro Ghinelli (35,9%).

A Fermo, la situazione è quanto mai imprevedibile. I due candidati al ballottaggio sono il capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo (centrosinistra) e Paolo Calcinaro, appoggiato da due liste civiche. I due sono arrivati molto vicini al primo turno (24,8% a 22,9%) e nessuno di loro ha sfondato la soglia del 25%.

A Enna la situazione è piuttosto particolare. Il candidato del centrosinistra, infatti, è Vladimiro Crisafulli (41,8%), padre padrone del Pd locale, ma malvisto a livello nazionale dal partito, che lo ha escluso dalle liste per il Parlamento e gli ha negato il simbolo alle elezioni, dopo le primarie. A sfidarlo è Maurizio Dipietro (24,1%), sostenuto dalle liste civiche, ma su cui stanno convergendo anche i grillini.

A Matera, invece, il sindaco uscente (Pd) Salvatore Adduce, che ha fatto ottenere alla città la nomina come capitale europea della cultura nel 2019, cerca la riconferma contro Raffaello De Ruggeri, appoggiato dal centrodestra.

A Rovigo si affrontano al ballottaggio Nadia Romeo del Pd (24,1%) e Massimo Bergamin, di Forza Italia e Lega (18,8%). Nonostante il vantaggio al primo turno di Nadia Romeo, le liste di centrodestra, che si erano presentate frantumate e separate, si sono ricompattate attorno al nome di Bergamin.

A Mantova, infine, sembra abbastanza nettamente favorito il candidato del centrosinistra Mattia Palazzi (Pd, appogiato anche da Sel e Popolari), in chiaro vantaggio sulla rivale del centrodestra Paola Bulbarelli (Forza Italia, Lega): 46,5% contro 26,4%. Dopo le sorprese delle elezioni del 2010, però, con la rimonta del berlusconiano Nicola Sodano che recuperò da un netto svantaggio al primo turno, non è detta l’ultima parola.

A Nuoro il candidato di centrosinistra Alessandro Bianchi (29,9%) sfida quello delle liste civiche, Andrea Soddu (21,4%), senza chiari favoriti. A Trani nettamente avanti il candidato del centrosinistra Amedeo Bottaro (47,4%) rispetto ad Antonio Florio (14,5%). A Chieti, invece, è in testa il candidato di centrodestra, il sindaco uscente Umberto Di Primio (37%) che deve vedersela con Luigi Febo del centrosinistra (30,2%). A Viareggio, infine, il ballottaggio sarà tra l’ex sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro, sostenuto da più liste civiche del centrosinistra, e Luca Poletti del Pd.

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