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Draghi tonifica la Borsa, euro e Btp ai minimi

Il presidente della Bce si sfila dalla corsa al Quirinale e prepara il Qe – Moneta unica in picchiata, spread Btp-Bund ancora in calo – Piazza Affari parte bene ma non le borse europee fiaccate dall’indice manifatturiero inferiore alle attese – Tra i migliori Bpm, Wdf e Atlantia – Lituania nell’Eurozona

Draghi tonifica la Borsa, euro e Btp ai minimi

Primo giorno del 2015 in controtendenza per la Borsa di Milano. Ma questa volta è Piazza Affari a viaggiare in territorio positivo +0,82% mentre gli altri principali indici del Vecchio Continente arretrano (con l’eccezione di Madrid). Il Ftse Mib è trainato dalle buone performance di alcuni titoli come Boom e Wdf ma soprattutto beneficia delle attese per il quantitative easing da parte della Bce che hanno spinto il differenziale Btp-Bund a nuovi minimi storici dall’introduzione dell’euro e hanno spinto ancora al ribasso l’euro.

Mario Draghi, che si è sfilato dalla corsa al Quirinale, in un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco HAndelsblatt ha affermato che il rischio di deflazione non è escluso e che la Bce è “nella fase tecnica di preparazione per modificare le dimensioni, la velocità e la composizione delle nostre misure all’inizio del 2015, se queste dovessero essere necessarie, per reagire a un periodo troppo lungo di bassa inflazione”. Frasi che lasciano pensare a un aumento delle probabilità per il varo di un acquisto di titoli di Stato su larga scala (Quantotatiove leasing).

Sullo spread Btp-Bund la reazione è stata immediata: il decennale italiano ha aggiornato il rendimento al nuovo minimo storico dall’introduzione dell’euro all’1,82% con differenziale a 126 punti base. Così come evidente è stato il movimento dei Bonos che hanno infranto al ribasso la soglia dei 100 punti base segnando un rendimento dell’1,54%. 

Anche il cambio euro dollaro si è mosso di conseguenza: l’euro scambia in deciso ribasso a 1,2034 aggiornando i nuovi minimi sul dollaro da oltre quattro anni e mezzo. Oggi anche la Lituania entra a far parte dell’Eurozona, il diciannovesimo Paese ad adottare la moneta unica.

Le Borse europee che avevano avviato la seduta in positivo sono scivolate in territorio negativo dopo la pubblicazione in mattinata del dato sulla produzione manifatturiera della zona euro: l’indice Pmi si è attestato a dicembre a 50,6 punti sotto la stima flash che indicava 50,8. Si conferma la contrazione in Francia e In Italia, con l’indice a 48,4 al minimo da 19 mesi, mentre la Germania registra ancora una crescita della produzione modesta.
Londra cede lo 0,20%, Parigi lo 0,53% e Francoforte lo 0,84%. Madrid invece sale dello 0,59%.

Chiusura positiva per le Borse asiatiche di Hong Kong +1,07% trainata dalle speculazioni su mosse di politica economica accomodanti per sostenere la crescita cinese. In rialzo di oltre il 2% Shanghai. Tokyo chiude invece in calo dell’1,57%.
Ora i mercati guardano ai dati macro del pomeriggio provenienti dagli Usa: l’indice Markit Pmi manifatturiero finale di dicembre, l’indice Ism manifatturiero di dicembre e la spesa in costruzioni di novembre.

A Piazza Affari miglior titolo è Bpm che sale di oltre il 5%, seguita da Wdf +4%. Banco Popolare +2,98%, Atlantia +2,79% e Azimut +2,72%. In fondo al Ftse Mib Cnh Industrial -1,12%, Campari -0,97% e Luxottica -0,48%.

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