Tra qualche ora si chiuderà il sipario dell’aumento di capitale di Unicredit. Oggi è l’ultimo giorno utile per la negoziazione in Borsa dei diritti d’opzione che consentono di sottoscrivere azioni per aderire all’aumento di capitale dell’istituto. Ma c’è anche chi preferisce alleggerire la propria posizione in Piazza Cordusio, come la Banca centrale libica, la cui partecipazione è scesa dal 4,9% al 2,8%.
La volatilità regna dall’inizio delle negoziazioni, ma ormai piazza Cordusio ha sottoscritto quasi tutti i 7,5 miliardi stabiliti. E’ ottimista l’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, che ha dichiarato, dopo i buoni risultati di ieri, che sul mercato “sta tornando la fiducia e ci fa piacere”.
Ma Piazza Affari inizia a essere più scettica. I diritti Unicredit sono in ribasso del 7,84% a 2,51 euro e il titolo segna la peggior performance nel FtseMib perdendo il 3,27 a 3,25 euro. E non è la direzione giusta per recuperare circa il 20% per tornare ai livelli pre-annuncio dell’aumento di capitale.
